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Torino, Enel X e IVECO forniranno 225 autobus elettrici e sistemi di accumulo/ricarica

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Il trasporto pubblico locale va decarbonizzato, come primo vero concreto passo verso città più meno inquinate. Chiuso il bando di gara, ora Torino attende la fornitura di autobus elettrici da Iveco ed Enel X, che comprende infrastrutture di ricarica e sistemi di accumulo.

Decarbonizzare i trasporti pubblici, a partire dagli autobus in città

Camion, autobus urbani e pullman a lunga percorrenza generano oltre il 6% delle emissioni totali di gas serra in Europa e più del 25% delle emissioni di gas serra del trasporto su strada. Sono questi i dati diffusi dall’Unione europea, che ha fissato degli obiettivi di decarbonizzazione del settore molto più ambiziosi che in passato.

La Commissione ha proposto di introdurre gradualmente livelli di emissioni di CO2 più rigorosi per quasi tutti i nuovi veicoli pesanti, con emissioni di CO2 certificate, nello specifico: emissioni ridotte del 45% a partire dal 2030; del 65% a partire dal 2035; del 90% a partire dal 2040.

I trasporti rappresentano quasi il 25% delle emissioni globali, con livelli di emissione che crescono a un ritmo più veloce rispetto ad altri settori. Gli autobus, in particolare, sono spesso accusati di un impatto considerevole sull’ambiente, sia in termini di inquinamento atmosferico, sia di disturbo acustico.

Motivo per cui in molti hanno chiesto una rapida transizione del trasporto pubblico all’elettrificazione. Secondo stime Frost & Sullivan, infatti, gli autobus elettrici consentirebbero una riduzione stimata del 60-80% delle emissioni di gas serra, assieme a tassi di emissione ridotti anche di altri inquinanti.

Iveco ed Enel x forniranno 225 autobus elettrici alla città di Torino

La città di Torino si avvia a percorrere la strada dell’elettrificazione dei trasporti pubblici locali, degli autobus nello specifico. Ieri c’è stata l’apertura ufficiale delle offerte e la proposta di aggiudicazione delle forniture.

Prima in graduatoria, su tutti e tre i lotti, è risultata essere IVECO BUS (mezzi e sistemi di ricarica), in Associazione Temporanea d’Imprese con Enel X, società di Enel dedicata allo sviluppo di soluzioni e servizi energetici innovativi (progettazione ed infrastrutture energetiche), e IVECO Orecchia (fornitura di ricambi), nell’ambito di una gara che ha visto la partecipazione delle maggiori aziende del settore: BYD Europe, EvoBus Italia, Irizar e YES-EU-AS.

L’assegnazione definitiva, trascorso il periodo di “standstill”, è prevista per fine agosto.

Il bando di gara prevedeva 225 nuovi autobus “full electric”, con fornitura e posa in opera delle infrastrutture di ricarica e sistemi di accumulo, per un finanziamento previsto da PNRR di oltre 150 milioni di euro, nonché full service ricambi per 10 anni in autofinanziamento per oltre 15 milioni di euro.

Il modello E-WAY

Si tratta di autobus modello E-WAY, così suddivisi: 135 autobus da 12 metri, 62 autobus da 18 metri e 28 autobus da 18 metri BRT (Bus Rapid Transit). Questi ultimi sono veicoli più capienti rispetto ai bus snodati tradizionali, in grado di accogliere un maggior numero di persone, con una carrozzeria che li rende più simili ai tram.

Previsti sistemi di ricarica in linea e corsie dedicate, che secondo il bando saranno impiegati sul nuovo percorso della linea 2.

L’iniziativa prevede che la produzione degli autobus, con i pacchi batteria prodotti a Torino, sia completata nel nuovo stabilimento IVECO BUS di Foggia.

Più dell’80% dei viaggiatori a Torino si sposterà in elettrico

Confidiamo che un trasporto su mezzi silenziosi e meno inquinanti possa essere ancora maggiormente preferibile da parte di cittadini e visitatori, in modo da rispondere concretamente non solo agli obiettivi di riduzione dell’impatto ambientale ma anche al miglioramento della mobilità urbana”, ha spiegato Armando Fiumara, Head of E-Bus Italia di Enel X.

Questi autobus nei prossimi anni cambieranno radicalmente il volto del trasporto pubblico a Torino e consentiranno un totale rinnovo della flotta: il 63% degli autobus di GTT sarà elettrica e grazie anche al rafforzamento del sistema tranviario e metro, più dell’80% dei viaggiatori a Torino si sposterà in elettrico e quindi senza inquinare”, ha dichiarato Serena Lancione, Amministratore Delegato di GTT (Gruppo Torinese Trasporti).

Questa fornitura per GTT sarà il primo esempio in Europa di contratto “turn key” dei nostri autobus elettrici: non solo i mezzi, ma anche i servizi di ricarica e i ricambi, attraverso un lavoro di squadra vincente con Enel X e IVECO Orecchia”, ha dichiarato Domenico Nucera, President, Bus Business Unit, Iveco Group.

Gli autobus elettrici nel mondo. Cina sarà leader del mercato entro il 2030

Sempre secondo lo studio di Frost & Sullivan, nonostante costituiscano meno dell’1% del totale dei veicoli in Israele, gli autobus diesel rappresentano quasi il 16% di ossidi di azoto e il 7% di particelle di fuliggine delle emissioni generate dal trasporto. Scenario questo che ha spinto il Governo israeliano ad accelerare la transizione all’elettrico delle flotte di autobus pubblici.

Se si prende il caso di Nottingham, in Gran Bretagna, una volta completata, la flotta di autobus elettrici dell’NCT nel corso del loro ciclo di vita consentirà risparmi per 3.800 tonnellate di emissioni di carbonio all’anno e il taglio di circa 31 tonnellate di NOx nocivi e 777 kg di PM 2,5 dall’atmosfera.

Si stima infine che 1 autobus su 2 venduto a livello globale entro il 2030 potrebbe essere elettrico. Sono infatti attesi 210 mila mezzi elettrici entro il 2030, con un tasso di crescita medio annuo del 14%.

Leader del settore è e sarà la Cina, che potrebbe rappresentare una quota dell’80% del mercato mondiale degli autobus elettrici entro la fine del decennio, mentre India e America Latina saranno i mercati in più rapida crescita nei prossimi anni.

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