La digitalizzazione del nostro Paese è una leva per contribuire alla creazione di una società più sostenibile, inclusiva e resiliente. Questo il tema del webinar al quale ha partecipato anche INWIT, che rappresenta l’abilitatore della transizione sostenibile a supporto degli operatori nello sviluppo del 5G.
Sono intervenuti
- Nicola Blefari Melazzi, Direttore, CNIT (Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni)
- Enza Bruno Bossio, Segretario, IX Commissione (Trasporti, Poste e Telecomunicazioni), Camera dei Deputati
- Alessio Butti, Vicepresidente, VIII Commissione (Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici), Camera dei Deputati
- Angelica Donati, Presidente, ANCE Lazio
- Giovanni Ferigo, Amministratore delegato, INWIT
- Remo Ricci, Amministratore delegato, JMA Wireless
Ha moderato
- Paolo Anastasio, Giornalista, Key4biz
Come rivedere il talk “Together in transition: tra sostenibilità e 5G”
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5G e rivoluzione green vanno a braccetto.
Ogni generazione cellulare porta un fattore 10 di efficienza energetica e nel complesso l’ICT produce una percentuale esigua di emissione di CO2 a fronte dei vantaggi che porta in termini di PIL. Il digitale quindi, e il 5G in particolare, “è già oggi molto più efficiente del 4G in termini di bit” e rende più efficienti tutti gli altri settori cui si applica, con una riduzione delle emissioni CO2 compresa fra il 6% e il 15% grazie all’ICT in tutti i settori nel 2030. Lo ha detto oggi il Professor Nicola Blefari Melazzi, direttore del CNIT (Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni).
Gli ha fatto eco Alessio Butti, Vicepresidente, VIII Commissione (Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici), Camera dei Deputati: “Il 5G è un grande volano per molteplici settori – ha detto Butti – applicato anche all’energia e alla sanità. In ambito sanitario, qualche regione sta già cominciando a muoversi e sono convinto che se avessimo digitalizzato prima la sanità, anche con l’aiuto del 5G, ci saremmo risparmiati qualche centinaio di vittime rispetto alla pandemia in corso”. Serve, secondo Butti, un’operazione di moral suasion su quei sindaci che sono circondati dai comitati e ostacolano la diffusione del 5G.
Dal canto suo, Angelica Donati, presidente di ANCE Lazio Giovani, ha detto che “la connettività è centrale per la transizione 4.0 nel settore delle costruzioni non soltanto dal punto di vista dell’innovazione, ma anche quando si tratta del tema della transizione ecologica – ha detto Donati – L’innovazione si basa sulla disponibilità di dati e la possibilità di costruirci sopra. Quindi, noi dobbiamo modernizzare un settore che nei ranking mondiali è storicamente al penultimo posto nella digitalizzazione. Ma i dati nel settore costruzioni scarseggiano, sono secretati e sono poco condivisi”.
Giovanni Ferigo, amministratore delegato di INWIT, ha detto che la “Trasformazione verde e digitale vanno di pari passo. Importante accelerare sulle semplificazioni burocratiche per agevolare il cambiamento”. “L’evoluzione sociale va di pari passo al digitale. Avremo città più sostenibili, inclusive e connesse. I prossimi anni saranno decisivi per il nostro Paese che deve accelerare”. “Come Tower Company leader di settore, vogliamo essere abilitatori della transizione digitale con supporto a operatori 5G con soluzioni sostenibili come Small Cells e DAS.”…
#GiovanniFerigo, AD #INWIT:”Trasformazione verde e digitale vanno di pari passo. Importante accelerare sulle semplificazioni burocratiche per agevolare il cambiamento.” https://t.co/Vv61Zwfe16 #TogetherInTransition @Key4biz #5G #Inwit4Innovation pic.twitter.com/Ji2fFJBYyZ
— INWIT (@INWIT_Official) July 20, 2021
Condividere le reti
Per Remo Ricci, amministratore delegato di JMA Wireless, il modo migliore per sostenere lo sviluppo del 5G “è rappresentato dalla condivisione delle reti”. Sarebbe un beneficio per tutti “se ci fosse da parte delle istituzioni e del Governo un piano per sostenere i carrier che si trovano schiacciati da un lato da abbonamenti e tariffe molte basse, dall’altro da investimenti ingenti per acquisire le licenze o per fare gli investimenti, la possibilità di condividere le reti non soltanto 5G, ma anche 4G e 2G.
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Infine, Enza Bruno Bossio, Segretario, IX Commissione (Trasporti, Poste e Telecomunicazioni), Camera dei Deputati, punta il dito contro l’esito negativo della proposta di estendere alla realizzazione di infrastrutture passive all’interno degli edifici da parte dei tecnici e non degli operatori, “in modo tale che il blocco dell’FTTH potesse essere superato con un incentivo alla domanda”. Un diniego che arriva da parte del MEF, dopo che invece il Ministero dell’Innovazione aveva dato il suo parere positivo. Ma “Per il MEF è una misura troppo onerosa”, ha detto Bruno Bossio, secondo cui però bisognerebbe porre nuovamente la questione. Una questione delicata, per spingere la fibra all’interno delle case e favorire così la diffusione dell’FTTH in tutto il paese.