Le telco europee stanno perdendo più di 2,2 miliardi di euro di utili lordi a causa di mancati accordi con gli OTT. E’ quanto emerge da una ricerca condotta dalla società di consulenza Northstream, per conto di AsiaInfo.
Un approccio più collaborativo e il ricorso ad una piattaforma aperta alla comunità degli OTT consentirebbe alle telco di sbloccare ricavi significativi e abbattere i costi operativi. L’indagine di Northstream ha preso in esame un campione di 60 operatori europei in 16 paesi della Ue, secondo cui il modello attualmente utilizzato dalle telco per stringere accordi con gli OTT, basato su collaborazioni per singole attività siglate di volta in volta, potrebbe portate nelle casse degli operatori ricavi modesti, quantificati in appena 160 milioni di euro nei prossimi tre anni.
Un approccio collaborative, basato sullo sviluppo di piattaforme aperte che consentano agli OTT di accedere in modo diretto, benché controllato, agli asset IT del partner Tlc con la possibilità di offrire soluzioni pronte per il consumatore finale, non solo abbatterebbe i costi per singolo accordo, ma permetterebbe alle telco di aggiungere nuovi partner, fornire valore e accrescere gli scenari futuri di potenziali collaborazioni. Il tutto, secondo Northstream, si tradurrebbe in utili lordi per 2,2 miliardi di euro per gli operatori.