Mercato che non decolla e per il 2022 attesa una crescita debole
Se il lungo biennio pandemico 2020-2021 ha segnato un momento di ripresa per il mercato dei servizi di telecomunicazioni (Tlc), il 2022 ha portato con sé un nuovo drastico cambiamento in termini di domanda e di capacità di spesa.
La guerra, l’impennata continua dei prezzi dell’energia e delle altre materie prime di base (per l’industria, come per il resto dell’economia), una globalizzazione che si sta dividendo in blocchi di influenza, non sono fattori che favoriscono i consumi.
Secondo time IDC, la spesa mondiale i servizi Tlc e le pay tv dovrebbe crescere leggermente del +1,4% alla fine del 2022, in calo rispetto al +1,6% del 2021.
Quest’anno gli investimenti in questo settore potrebbero raggiungere gli 1,58 trilioni di dollari contro gli 1,56 trilioni dell’anno passato.
Il mercati dei servizi Tlc va meglio in Asia, debole in Europa
La crescita più rilevante si è registrata in Asia, con un +2,1% a 505 miliardi di dollari nel 2021, mentre la più contenuta si è avuta in Europa e Medio oriente e Africa, con un +1,1% a 479 miliardi di dollari.
Come detto, le prospettive di ripresa erano solide, almeno secondo i ricercatori IDC, poi i primi segnali di crisi, soprattutto in Europa e anche in Cina, meno chiari negli Stati Uniti, legati al progressivo aumento dei prezzi dei beni primari, dell’energia e delle materie prime per l’industria, l’inflazione in crescita, il rallentamento delle supply chain globali e le incertezze sui mercati finanziari, hanno frenato ogni entusiasmo.
L’inflazione porta al deterioramento del potere di acquisto dei consumatori e secondo gli esperti potrebbe durare ancora per anni.
Effetto long term della guerra in Europa orientale ed effetto palude dei consumi per tutti
L’Europa orientale, in particolare Ucraina, Polonia, Slovacchia, Romania, e forse la stessa Russia, subiranno gli effetti long term della guerra, che potrebbero estendersi anche verso i paesi balcanici.
La Cina invece e l’estremo oriente potrebbero ulteriormente subire gli effetti dei futuri cicli pandemici del Covid-19, con blocchi alle attività sociali, economiche ed industriali, con ricadute pesanti su tutti i mercati, specialmente dell’elettronica e delle telecomunicazioni, perché gli approvvigionamenti di componenti e materie prime potrebbero venire interrotti pesantemente.
Tutto questo, secondo IDC, porterà ad una stagnazione sia della domanda, sia dell’offerta, con un possibile “effetto palude” dei consumi.