Anche Iliad, la low cost per antonomasia delle Tlc, è costretta a fare i conti con il rincaro del costo dell’energia e delle materie prime, in una industry delle telecomunicazioni che stenta a ottenere la giusta attenzione da parte della politica.
Pesa sulle Tlc la crisi di ricavi, strette fra il vertiginoso aumento dei costi dell’energia, delle materie prime, un’inflazione che galoppa e i timori di razionamenti e blackout delle reti. E così nemmeno l’operatore francese, che dal suo ingresso in Italia ha scosso il mercato con promozioni all’ultimo Giga, ha ritoccato al rialzo la sua offerta in fibra. Un rialzo che non è passato inosservato fra i clienti, e nemmeno fra i competitor.
C’è da dire che con questa decisione Iliad mostra che per alzare i prezzi non è necessario l’intervento del regolatore, come richiesto a gran voce da alcuni competitor – fra cui Tim e WindTre – che da tempo chiedono di adeguare i prezzi con un’indicizzazione automatica all’inflazione. C’è da dire inoltre che i rincari valgono soltanto per i nuovi clienti. Ma l’epiteto di low cost sembra ormai superato dai fatti.
La nuova offerta a 19,99 euro per l’Iliad Box WiFi 6 in aumento di 4 euro rispetto alla WiFi 5
Di fatto, la nuova offerta sul fisso di Iliad lanciata la scorsa settimana – che non riguarda i clienti che già hanno attivato una precedente offerta – passa da 15,99 euro al mese per la Iliad Box WiFi 5 a 19,99 euro al mese per la nuova Iliad Box WiFi 6. Un aumento secco di 4 euro al mese, non poco. Certo, le prestazioni del nuovo router prodotto n casa sono sicuramente superiori, ma sta di fatto che la compagnia ha fatto un aumento non indifferente. Non retroattivo, intendiamoci, ma il pacchetto completo fibra più mobile oggi è pari a 19,99 euro più 9,99 euro al mese, pari a 29,99 al mese per avere quello che prima avevi con 10 euro in meno fino a gennaio di quest’anno, quando la fibra di Iliad è stata lanciata sul mercato a 14,99 euro al mese abbinabili all’entry price della sim solo voce a 4,99 euro al mese. In questo caso, si tratta di un aumento del 50%.
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Aumento non retroattivo
Sia ben chiaro, la nuova offerta in fibra a 19,99 euro è valida soltanto per le nuove attivazioni. Ciò significa che tutti coloro che in passato hanno attivato la fibra a 15,99 euro continueranno sempre a pagare quella cifra bloccata. Lo stesso vale per gli utenti mobili di Iliad, che avevano sottoscritto l’offerta in Italia a 4,99 euro al mese. Anche per quei clienti il prezzo è bloccato.
Oggi l’offerta mobile di Iliad si basa su quattro offerte differenti: l’offerta voce, a 6,99 euro al mese. L’offerta 80 Giga in 4G a 7,99 euro, l’offerta 120 Giga con 5G incluso a 9,99 euro. Infine, un’offerta solo dati a 300 Giga per 13,99 euro.
L’operatore transalpino sottolinea inoltre che l’offerta solo fibra, pari a 24,99 euro al mese, è la più economica sul mercato a parità di capacità di download a 5 Gigabit in quasi tutte le città dove sono presenti, tranne Milano, Genova e Torino. Lo stesso vale per l’offerta mobile più fibra, pari a 9,99 euro più 19,99 euro al mese.
Low cost concetto ormai superato
Detto questo, il rincaro della fibra (soltanto della fibra, non del mobile) apportato da Iliad è un indice evidente delle difficili condizioni in cui versa il mercato delle Tlc, alle prese con un rincaro generalizzato dei prezzi dovuto all’inflazione galoppante, all’esplosione inaspettata dei prezzi dell’energia, al fatto che le reti Tlc non sono considerate energivore e quindi non possono godere dello speciale regime di facilitazioni dedicato a quella categoria di imprese. Senza dimenticare i prezzi molto salati delle frequenze 5G.
Ormai Iliad non può più essere definito come una low cost, quella immagine è ormai superata dai fatti. Tanto più che diverse offerte nel mobile, non soltanto dei second brand (fra cui Kena, .ho e Very Mobile) ma anche degli operatori tradizionali (Tim, Vodafone e WindTre) sono ormai più basse di quelle dell’operatore francese.
Aumento dell’energia non coperto da rincaro tariffe
L’aumento dei prezzi dell’energia, soprattutto per il mobile (ma anche per il rame), sta avendo un impatto molto forte che non può essere recuperato aumentando il costo degli abbonamenti. Secondo la industry, i costi dell’energia sono più che triplicati e ciò significa che per coprire i costi energetici sarebbe necessario più che raddoppiare le offerte. Un’operazione che nessun operatore si può permettere di fare.
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