Finalmente, il bicchiere degli operatori telefonici europei comincia a essere mezzo pieno: dopo sei anni di calo costante dei ricavi, infatti, l’industria comincia a vedere i primi segnali di ripresa, con la previsione di un ritorno alla crescita nel 2016, grazie alla fibra e al 4G che cominceranno a portare i loro frutti.
Lo rivela il Rapporto annuale condotto da iDate per ETNO, l’associazione che raggruppa i principali operatori tlc europei (da Deutsche Telekom a Orange, da Telecom Italia a Telefónica).
Per quest’anno, secondo le previsioni, ci sarà ancora un calo dei ricavi del 2,7% a 248 miliardi di euro, ma inferiore rispetto a quello dello scorso anno quando la contrazione è stata del 4%.
La discesa, insomma, comincia a rallentare e la crescita tornerà a fare capolino entro i prossimi 18 mesi, spiega iDate, in concomitanza con l’allentarsi della pressione regolamentare e competitiva e con una timida ripresa dei consumi da parte degli europei.
Dopo anni passati a contare i danni, insomma, gli operatori potranno raccogliere i frutti dei loro costanti investimenti nelle reti: nonostante la crisi, infatti, le aziende del settore hanno mantenuto i livelli di investimento a circa 47/48 miliardi di euro l’anno, devolvendo gran parte delle loro entrate all’ammodernamento delle reti.
Investimenti che, però, finora, non hanno registrato un ritorno adeguato: nonostante dal 2008 a oggi la crescita delle connessioni mobili e a banda larga sia stata del 13%, i ricavi delle telco sono inferiori di oltre il 12% rispetto a 7 anni fa. Sempre secondo iDate, l’Arpu mobile (il ricavo medio per utente) è sceso del 16%, mentre quello della banda larga fissa ha registrato una contrazione del 6%.
Il tutto mentre negli Usa gli operatori hanno continuato a crescere – quest’anno si stima un aumento dei ricavi dell’1,8% – grazie a un contesto regolamentare più favorevole che ha stimolato gli investimenti.
Gli operatori europei, dal canto loro, confidano molto nella nuova Commissione europea, che ha mostrato fin dalle prime battute, una sensibilità diversa verso le loro richieste.
Come ha dichiarato il presidente ETNO Luigi Gambardella in un’intervista al Financial Times, “Le telco sono un motore di crescita. Siamo convinti che la nuova Commissione riformulerà le regole del settore per stimolare una nuova stagione di investimenti nelle reti digitali. La fine della crisi è vicina – ha detto ancora Gambardella – ma la regolamentazione deve cambiare”.