I ricavi generati dai servizi di telefonia mobile hanno registrato nel terzo trimestre di quest’anno una lievissima crescita – pari allo 0,1% a livello globale. Una bazzecola, ma sempre meglio del rosso registrato negli ultimi 4 trimestri.
La crescita è stata trainata, secondo uno studio di Strategy analytics basato sulle performance di 246 operatori a livello mondiale, dal connubio tra la crescita degli utenti in Cina e l’adozione dei servizi 4G LTE in Europa.
A registrare il maggiore declino dei ricavi (-6,9%) è stata l’area dell’America centrale e Latina, mentre l’area del Medio Oriente e Africa ha fatto segnare la crescita più importante, del 2,7%, trainata in particolare dalle forti performance dei servizi dati e voce in Sud Africa.
A livello globale, dicono gli analisti di Strategy, il traffico dati ha segnato un incremento del 71%, con i dati ‘non-sms’ che hanno rappresentato il 43% dei ricavi da servizi.
L’adozione dei servizi 4G, spiega Phil Kendall “resta un catalizzatore importante della crescita dei ricavi e della ripresa del mercato mobile”. Come dire, gli operatori cominciano a veder ripagati gli investimenti nell’aggiornamento delle reti, che – insieme alla crescente diffusione di dispositivi mobili dagli schermi più ampi – si sono tradotti in una user experience finalmente ottimale.
Secondo un altro studio, prodotto da Idate, nel 2015 il declino dei ricavi da servizi telecom subirà una frenata, fermandosi all’1,1%, rispetto al -3% dello scorso anno.
Il settore tornerà al segno più nel 2016, seppur con un misero +0,1%, ma il trend sembra ormai invertito rispetto agli scorsi anni e nel biennio 2018-2019 la crescita dovrebbe attestarsi all’1,5%.
Anche secondo Idate, la domanda di servizi dati mobile svolgerà un ruolo importante nella ripresa del settore: la quota di ricavi legati ai dati continuerà a crescere e si porterà dal 48,2% del 2015 al 50,5% nel 2016.
