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Tlc, Energia e Mobilità. Backwell Tech trasforma i dati in performance aziendali con l’AI

Lo sviluppo del volume delle fonti di dati ha reso la Data Science – che deriva dai campi dell’analisi statistica e del Data Mining (l’iter di estrazione di informazioni utili da un accumulo di dati) – tra le leve del settore tecnologico in più rapida ascesa. Nel dettaglio, mentre la “vecchia e cara” analisi statistica coniuga strumenti, metodologie e tecniche con l’obiettivo di generare significato dai dati, la Data Science attraverso l’AI compie un ulteriore step e approfondisce lo studio e lo sviluppo di algoritmi pensati per far comprendere a una macchina come eseguire autonomamente una o più attività (dall’apprendimento al riconoscimento di schemi), “simulando” l’intelligenza umana. Ragione per cui l’intelligenza artificiale e la Data Science rappresentano tecnologie essenziali a supporto delle aziende disposte a competere nell’ambito di un mercato in crescita.

Già nel 2001, l’analista Doug Laney tratteggiò in un report il “Modello delle 3V” dei Big Data, cogliendo per primo il trend che avrebbe contraddistinto gli anni successivi e parlando di un aumento esponenziale dei dati in termini di Volume, Velocità e Varietà). In tal senso, l’AI – la raccolta di algoritmi complessi in grado di “apprendere” step by step, ottimizzando nel tempo la risoluzione di criticità – è tra gli strumenti più potenti e funzionali a disposizione del data scientist (una delle professioni digitali più pagate e in vetta nella classifica del “work-life balance”).

Ambiti applicativi e vantaggi

La Data Science si occupa dunque della raccolta, analisi e interpretazione di grandi quantità di dati per ricavare insight utili, mentre l’intelligenza artificiale utilizza tali risultati per creare modelli predittivi e soluzioni automatizzate capaci di affrontare problemi complessi e ottimizzare i processi aziendali. Due discipline “complementari”, che condividono obiettivi comuni, ma tra le quali intercorre una differenza sostanziale: la Data Science si focalizza sull’analisi e sulla comprensione dei fenomeni, mentre l’intelligenza artificiale si distingue per la sua capacità di apprendere dai dati e generare decisioni autonome. 

E per quanto concerne le loro applicazioni? Trovano particolare impiego nella previsione del churn rate (il tasso di abbandono dei clienti), nell’ottimizzazione delle scorte, nella manutenzione predittiva e nella personalizzazione delle offerte a beneficio della customer experience

Altri ambiti spaziano dall’elaborazione del linguaggio naturale – come chatbot, traduzioni automatiche, analisi del sentiment e sintesi vocale – all’analisi delle immagini, per il riconoscimento facciale, la diagnostica medica e il controllo qualità.

Grazie all’adozione di AI e Data Science, le aziende possono incrementare i guadagni mantenendo invariati i processi operativi. Questo vantaggio si traduce in entrate significativamente superiori. In molti settori si osserva già una chiara differenza di performance tra le aziende che hanno integrato l’AI e quelle che non l’hanno ancora fatto: le prime registrano risultati straordinari. In un mercato sempre più complesso e competitivo, l’AI rappresenta un vantaggio tecnologico indispensabile per rimanere al passo e distinguersi.

Partner tecnologicamente avanzato

In questo contesto, Backwell Tech – realtà tedesca con sede a Berlino, – si distingue per il suo approccio innovativo e strategico nel campo dell’intelligenza artificiale e della Data Science. Fondata nel 2019, l’azienda sviluppa software basati su algoritmi di AI. Si tratta di software previsionali calibrati per l’applicazione pratica in diversi settori di interesse (tra cui Telco, Energia e Gas, Mobilità, Assicurazioni, Beauty & Pharma). 

Approccio strategico e all’avanguardia

Backwell Tech integra dunque l’intelligenza artificiale e la Data Science nei propri prodotti per trasformare i dati in valore concreto per le aziende. In particolare, la piattaforma SaaS proprietaria automatizza diverse attività tipicamente svolte dai data scientist, rendendo così le potenzialità predittive basate sull’intelligenza artificiale accessibili a tutte le imprese, a prescindere dal livello di competenze tecniche interne. 

La piattaforma SaaS proprietaria permette infatti anche ai non esperti di sfruttare appieno la potenza dell’intelligenza artificiale

“Attraverso le previsioni effettuate dai nostri software – monitorate costantemente affinché soddisfino le aspettative e si adattino rapidamente gli obiettivi, qualora le esigenze aziendali o le dinamiche di mercato lo richiedano – supportiamo le aziende nel raggiungimento di rilevanti obiettivi strategici”, spiega il CEO di Backwell Tech, Massimiliano Gismondi

La nostra missione è sviluppare soluzioni personalizzate, con un focus mirato sulle esigenze specifiche dei settori in cui operiamo, tra cui Telecomunicazioni, Energia, Mobilità, Assicurazioni e molti altri”, riprende il CEO di Backwell Tech, che quindi affronta il tema della eXplainable AI, disciplina del Machine Learning volta a fare chiarezza su quanto accade nella “black box” dei dati e degli algoritmi che elaborano modelli di intelligenza artificiale. “Un nostro impegno distintivo riguarda proprio la “XAI”, dove stiamo investendo in modo importante con le attività ricerca e sviluppo. Vogliamo dotare gli utenti degli strumenti necessari per interpretare e utilizzare al meglio i risultati, garantendo trasparenza e affidabilità. Non celandoci dietro il concetto di “scatola nera”, un argomento assai dibattuto”. 

A questo proposito, Gismondi ammette: “Siamo consci che l’assenza di trasparenza nei processi decisionali dell’AI possa generare sfiducia, soprattutto in ambiti critici come la medicina, dove è fondamentale comprendere il motivo di una diagnosi o di una previsione. Ecco perché stiamo fondando un board scientifico composto da i maggiori esperti del settore, tra cui professori delle migliori università. La nostra volontà, infatti, è quella di fornire sempre e comunque spiegazioni chiare e dettagliate per ogni decisione generata dai sistemi di Backwell Tech”.

Che quindi motiva la decisione di Berlino come headquarters: “L’abbiamo scelta come sede principale di Backwell per diverse ragioni strategiche che si allineano con la nostra visione di crescita globale. Berlino è uno dei principali hub tecnologici e innovativi in Europa, contraddistinto da un ecosistema dinamico che favorisce lo sviluppo di aziende nel settore dell’intelligenza artificiale e della Data Science”. 

Inoltre, prosegue Gismondi, “la sua posizione geografica facilita i collegamenti con i principali mercati europei, rendendola una scelta ideale per il coordinamento delle operazioni internazionali. La città è anche nota per il suo ambiente multiculturale e aperta al futuro. Sono tutti aspetti in perfetta sintonia con la visione di Backwell”.

Tra i vari obiettivi c’è quello di “espandere la presenza in Europa, con una strategia mirata che prevede l’apertura di una sede negli Stati Uniti e l’ingresso nel mercato austro-asiatico, diventando così un player con posizionamento globale”, puntualizza Gismondi.

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