Mentre il cambiamento climatico e l’inquinamento assumono sempre più le dimensioni di vere emergenze globali, è la industry delle Tlc, tramite la GSMA, a dare qualche barlume di buona notizia in ottica di sostenibilità. In concomitanza con il COP 27 in corso a Sharm el Sheik, la conferenza mondiale sul clima organizzata dall’Onu, la GSMA ha reso noto che gli operatori hanno fatto dei concreti passi in avanti in termini di “economia circolare” visto che ad oggi l’11% degli smartphone venduti a livello globale sono ricondizionati.
Cresce l’interesse per il second hand
Inoltre, questo mercato dell’usato continua a crescere, con in consumatori sempre più interessati ai prodotti di seconda mano di pari passo con la crescente presa di coscienza del valore della sostenibilità.
Al di là di questa nota positiva, la GSMA ha pubblicato una nuova vision per ampliare lo spettro della sostenibilità e dell’economia circolare all’interno della filiera di produzione dei dispositivi mobili.
Scarica il report in PDF: Strategy for Circular Economy: Mobile phones
Le nuove raccomandazioni della GSMA invitato i produttori e i consumatori a seguire pochi semplici accorgimenti.
- I devices elettronici dovrebbero avere un ciclo di vita il più lungo possibile, e dovrebbero utilizzare soltanto materiali riciclabili e riciclati al 100%.
- Gli smartphone dovrebbero usare il 100% di energia rinnovabile e non dovrebbero finire nei rifiuti.
- Il gruppo industriale ha anche notato che l’attuale tempo medio di utilizzo di un telefono è di circa tre anni, sebbene la sua durata tecnica sia compresa tra quattro e sette anni.
- Inoltre, la “vita ottimale” per un telefono cellulare in termini di riduzione al minimo del suo impatto climatico potrebbe essere di almeno 25 anni.
Allungare il ciclo di vita
L’associazione ha calcolato che aggiungendo un solo anno alla vita di tutti gli smartphone nel mondo si potrebbero risparmiare fino a 21,4 milioni di tonnellate di emissioni di carbonio all’anno fino al 2030.
Anche il processo di produzione è stato evidenziato come un’area problematica in quanto rappresenta circa l’80% dell’impatto ambientale totale di un telefono cellulare, secondo la GSMA. Questo perché coinvolge più di 50 diversi materiali, tra cui plastica, ceramica e metalli di qualità, che richiedono lavori di estrazione. L’assemblaggio emette anche gas serra dovuti all’uso di combustibili fossili.
Un mercato, quello dei dispositivi mobili ricondizionati, che secondo la GSMA raggiungerà un valore di oltre 140 miliardi di dollari entro il 2030, rispetto ai 50 miliardi di dollari del 2020.
Secondo stime di Idc, il mercato degli smartphone di seconda mano raggiungerà un giro d’affari di 64 miliardi di dollari nel 2024.
Cos’è uno smartphone ricondizionato?
Uno smartphone ricondizionato è uno smartphone che è stato restituito al produttore originale. Questo modello è stato quindi testato per rilevare eventuali problemi e riportato alle condizioni di funzionamento standard di fabbrica.
Acquistare uno smartphone ricondizionato, significa evitare che un telefono non più utilizzato finisca in una discarica. Gli smartphone sono una fonte crescente di rifiuti elettronici e contengono tanti componenti che possono essere dannosi per le persone e l’ambiente. È un gesto green e sostenibile.
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