Mentre BT ha incassato qualche giorno fa il via libera all’acquisizione dell’operatore mobile EE da parte dell’antitrust britannico, il progetto di fusione tra 3UK e O2 potrebbe non avere la stessa strada in discesa.
L’antitrust europeo, infatti, potrebbe imporre pesanti rimedi per dare l’ok l’operazione, vista la sovrapposizione delle attività delle due società e il ruolo che la Commissione Ue riconosciuto a 3 quale forza in grado di generare un evidente calo dei prezzi sul mercato mobile britannico.
L’unione tra 3 e O2 andrebbe a ridurre il numero di operatori mobili da 4 a 3 e potrebbe avere ripercussioni negative per la scelta dei consumatori. Ecco perché la Ue, che dovrebbe pronunciarsi entro un paio di settimane, potrebbe imporre a 3 una serie di misure non proprio soft, tra le quali la cessione di una parte delle frequenze, come del resto è avvenuto anche per altre operazioni simili concluse dal gruppo in altri paesi europei.
3 avrà tempo fino a metà aprile per decider se accettare le condizioni di Bruxelles o cercare di convincere la Ue ad alleggerire le sue richieste.
La decisione della Ue avrà impatto non solo sul mercato britannico, ma anche su quello italiano, dove è atteso il pronunciamento sul progetto di fusione tre 3 Italia e Wind.