Tiscali e Fastweb si sono impegnate a mantenere gli attuali livelli occupazionali nell’ambito della cessione per 198 milioni di euro del ramo di azienda FWA dell’azienda sarda e dei diritti d’uso per 40 Mhz in banda 3.5 Ghz all’operatore controllato da Swisscom. E’ di qualche giorno fa il closing dell’operazione, con un ritocco al rialzo di 48 milioni rispetto alla prima offerta di 150 milioni avanzata a luglio.
Questo l’esito del tavolo di crisi che si è tenuto oggi al Mise sull’operazione, alla presenza di i sindacati e rappresentanti delle due aziende.
“Con l’odierno incontro, coordinato dal Consigliere del Ministro per il settore delle telecomunicazioni Marco Bellezza, si chiude positivamente il tavolo aperto lo scorso mese di settembre, risolvendo le criticità occupazionali emerse durante l’operazione.
In particolare, attraverso la mediazione del Ministero e il confronto con i sindacati, le due aziende si sono impegnate a salvaguardare tutti i lavoratori”, si legge nella nota del Mise.
Nel corso della riunione, Tiscali ha condiviso con il MiSE e i sindacati le linee generali del nuovo Piano industriale.
Tiscali continuerà a fornire servizi LTE FWA ai propri clienti in aree di digital divide esteso e potrà inoltre sfruttare l’accesso alla rete in fibra ad alte prestazioni di Fastweb per aumentare la propria copertura di rete fissa a livello nazionale. Il valore economico complessivo di questo accordo è pari a 198 milioni di euro, di cui 130 milioni di euro cash (di cui 50 nel 2018 e 80 nel 2019), un accordo wholesale per un valore complessivo di 55 milioni di euro e 13 milioni di euro di debiti verso i fornitori. Fastweb finanzierà la transazione con risorse proprie.
Sindacati cautamente soddisfatti dopo l’incontro al Mise sul piano industriale di Tiscali 2018-2021 e sul futuro dei circa 650 dipendenti dopo la cessione delle frequenze a Fastweb.
“L’azienda non ha escluso delle riorganizzazioni in alcune aree e in particolare il customer care viene visto come un elemento fondamentale di questo processo – spiega all’ANSA Tonino Ortega della Uil – ma per ora la società ci ha detto che non ci saranno atti unilaterali e qualsiasi questione su questo aspetto sarà concordata con le organizzazioni sindacali. Una dichiarazione apprezzabile, ma attendiamo di capire quali sono gli obiettivi di questo accordo commerciale dal punto di vista della clientela e del fatturato, solo per citare alcuni aspetti, visto che del piano abbiamo visto solo sei slides”.