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Tim, Vivendi chiede chiarezza sulle strategie future

Vivendi, primo azionista di Tim con una quota del 24%, ha chiesto un Cda straordinario del gruppo per discutere della riorganizzazione delle attività preannunciata giovedì scorso in conference call dall’amministratore delegato Luigi Gubitosi in occasione della trimestrale inferiore alle attese.

La riunione sarebbe già stata fissata per l’11 novembre prossimo.

Tim non ha commentato, ma secondo la Reuters Vivendi avrebbe richiesto l’incontro in una lettera indirizzata a Salvatore Rossi, presidente di Telecom Italia.

La mossa

La mossa giunge dopo che mercoledì Tim ha tagliato la guidance sull’utile ‘core’ 2021 a causa di un peggioramento delle condizioni del mercato italiano, aumentando le pressioni sull’AD Luigi Gubitosi, che a febbraio si è assicurato un secondo mandato con il sostegno di Vivendi e di CDP, altro importante azionista di Tim con una quota del 10%.

Dopo la trimestrale, Bloomberg ha reso noto che gli investitori sono rimasti colpiti dalla revisione della guidance annuale e che Vivendi vuole chiarezza sui piani di Gubitosi per invertire la rotta aziendale (valorizzazione della rete, di Telsy e Noovle, Olivetti, Sparkle e Timvision).

La riunione prevista per l’11 novembre si concentrerà su una potenziale riorganizzazione e sulla strategia futura per rilanciare i ricavi, con particolare attenzione sulla possibile rivisitazione dei piani sulla sua rete.

Oltre al taglio delle previsioni, Tim ha registrato un calo dei ricavi e degli utili netti nel terzo trimestre a fronte di una crescente concorrenza domestica anche nel fisso.

In conference call, Gubitosi ha detto che l’azienda è “fortemente impegnata” nell’estrarre più valore dai suoi asset, con particolare attenzione alla sua rete.

Le misure

Resta da capire nel dettaglio quali misure saranno prese per riorganizzare il gruppo.

Secondo ipotesi che circolano, Vivendi potrebbe richiedere un ruolo più attivo dal punto di vista della gestione operativa del gruppo. Il Ceo di Vivendi Arnaud de Puyfontaine, consigliere in quota francese nel board di Tim, potrebbe assumere un ruolo più attivo.

Cosa poteva fare di diverso Luigi Gubitosi?

C’è un futuro sul progetto rete unica?

E lo sforzo ingente sul calcio va perseguito o rimodulato?

Cosa bisogna fare per invertire il trend negativo che pesa sul titolo?

Sono in arrivo nuovi “carve out” e spin off per valorizzare gli asset?

Questi, presumibilmente, alcuni dei nodi da sciogliere.

Intanto questa mattina Telecom Italia mette a segno un -2,1% a 0,3037 euro e scivola sui minimi da un anno. JP Morgan ha ridotto il target da 0,47 a 0,44 euro. Secondo La Stampa il gruppo ha raggiunto un accordo transattivo con Fastweb da circa un miliardo di euro per chiudere il contenzioso sulla strategia anti concorrenziale sui servizi a banda ultra larga.

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