Telecom Italia è in trattative per ottenere un prestito con garanzia dello Stato. Secondo quanto riportato da Bloomberg e da Reuters, la compagnia telefonica sta tenendo colloqui con un pool di banche per un’operazione da circa 3 miliardi di euro.
Secondo la Reuters, fra le banche in questione vi sarebbero Unicredit, BNP Parisbas, Credit Agricole e Santander.
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Negoziati sul prestito
Sono in corso discussioni con Sace SpA – società per azioni controllata da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze – per una garanzia su almeno una parte dell’importo e non c’è certezza che le parti raggiungeranno un accordo sul finanziamento. Un portavoce di Telecom Italia ha rifiutato di commentare, mentre nessun commento è arrivato da Sace.
Nell’ambito di uno schema di garanzia utilizzato dall’Italia nella prima ondata di COVID-19 nel 2020 per aiutare le aziende a reperire nuovi debiti, SACE può coprire fino all’80% del finanziamento.
Un nuovo prestito garantito aiuterebbe Telecom Italia ad aumentare le proprie riserve dopo aver registrato una perdita di 8,6 miliardi di euro nel bilancio 2021 ed evitare possibili futuri declassamenti dopo quelli già collezionati in seguito a tre profit warning.
Il nuovo amministratore delegato di Telecom Italia Pietro Labriola, arrivato per sostituire Luigi Gubitosi, ha elaborato un nuovo piano industriale per dare una scossa all’azienda separando la rete fissa. Il piano vedrebbe anche tutti i servizi commerciali scorporati in un’unità separata chiamata ServCo.
Chiusa l’acquisizione di Oi in Brasile
Nel frattempo, Tim ha reso noto che “la controllata brasiliana TIM S.A. ha comunicato di aver perfezionato l’acquisizione, insieme a Telefônica Brasil S.A. (VIVO) e Claro S.A., degli asset mobili del Gruppo Oi per un controvalore complessivo di circa 7 miliardi di reais (1,38 miliardi di euro circa).
Il closing arriva in seguito all’approvazione dell’operazione da parte delle Autorità locali (CADE e Anatel).
L’operazione creerà sul mercato brasiliano un nuovo equilibrio infrastrutturale, in cui saranno presenti tre principali operatori che garantiranno un elevato livello di competizione, benefici ai clienti e investimenti adeguati per lo sviluppo delle infrastrutture di telecomunicazioni e la digitalizzazione del Paese”, chiude la nota aziendale.
Rumors su Dazn
Intanto, secondo il Sole 24 Ore Tim e Dazn starebbero trattando una revisione degli accordi commerciali relativi all’offerta calcio che dal prossimo campionato potrebbe non essere più soltanto in esclusiva. In altre parole, si torna a parlare di un possibile rientro in gioco di Sky, che quest’anno può trasmettere soltanto tre partite di Serie A in condivisione.
Nella partita per i contenuti potrebbe entrare anche Vivendi, che sarebbe interessata a rilevare Timvision. Non è chiaro se l’interesse del gruppo francese sarebbe volto al mantenimento dell’esclusiva della Serei A in streaming o, al contrario, alla riapertura dei giochi per un potenziale accordo con Sky.
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