Il ministero delle Imprese e del Made in Italy si è fatto parte attiva del tavolo di confronto e di coordinamento tra le delegazioni tecniche di Tim e Starlink. L’operatore controllato da SpaceX, aveva chiesto nei giorni scorsi al Mimit un tavolo di mediazione per verificare le condizioni di coesistenza tra il servizio che intendono mettere in campo e quello già esistente di Tim in banda 28 Ghz.
Leggi anche: Starlink attacca Tim sulle frequenze. Ma lo spettro è un tasto dolente. Urso annuncia un tavolo
Starlink ha accusato Tim di non rispettare le norme rifiutandosi di condividere i dati dello spettro. Il diniego, secondo Starlink, rappresenterebbe una condotta anticoncorrenziale. Accuse rispedite al mittente da Tim, che ha sottolineato il carattere sensibile di questi dati.
Durante l’incontro, si legge in una nota del Mimit, “il ministero ha illustrato alle parti un modello tecnico per l’analisi elaborato dalla Fondazione Ugo Bordoni, in house del Ministero, e ha chiesto alle parti di ricevere i dati tecnici necessari per lo studio delle frequenze entro il 24 aprile.
Successivamente verrà eseguita una simulazione al fine di stimare eventuali interferenze. L’esito dell’analisi verrà fornito alle società entro i successivi 20 giorni, così da indicare una soluzione volta al coordinamento tra le parti”.
In altre parole, il Mimit vuole chiudere la contesa entro metà maggio.
Resta da capire quale sarà l’orientamento del Governo, che si baserà sulle analisi tecniche della FUB. C’è da dire che, da quanto emerso, Starlink ha già siglato accordi per l’uso della banda 28 Ghz con altri player, fra cui Open Fiber ed Eolo.
Resta anche da capire, inoltre, se vi sia qualche obbligo da parte di Tim nel fornire a Starlink l’uso della stessa banda e quali conseguenze avrebbe dal punto di vista operativo la mancata concessione dello spettro per il servizio di Starlink.