Il confronto

Tim, sindacati incontrano Labriola: c’è preoccupazione non solo per l’azienda

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I sindacati incontrano l'ad di Tim Pietro Labriola e non nascondono la preoccupazione per il futuro dell'azienda e di tutto il settore, alla luce della vicenda Iliad-Vodafone e del cambio al vertice di WindTre. Ugliarolo (Uilcom Uil): 'Qui c'è un terremoto'.

L’ad di Tim, Pietro Labriola, si è nuovamente confrontato i sindacati in un incontro “lungo e articolato però poco esauriente rispetto a quelle che erano le nostre preoccupazioni e ai dubbi che avevamo: non ha dato quelle risposte che auspicavamo”, racconta all’ANSA Salvo Ugliarolo segretario generale Uilcom Uil.

A pochi giorni da un nuovo cda (in programma il 14 febbraio) e dall’appuntamento con l’approvazione dei conti e del nuovo piano (fissato per il 3 marzo) “secondo quelle che sono state le informazioni che ci sono state date la sensazione è che si vada verso quell’operazione di scorporo della rete” e tornano così per i rappresentanti dei lavoratori tutte le vecchie preoccupazioni.

“Come sindacato di categoria confederale faremo un’ulteriore riflessione interna” e non esclude uno sciopero che riguarderà Tim, ma potrebbe estendersi e diventare uno sciopero generale del settore tlc.

Non è solo Tim a preoccupare i sindacati, dopo i movimenti di Iliad su Vodafone Italia e la sostituzione dell’ad di WindTre con due manager: “qua c’è un terremoto” commenta Ugliarolo, ribadendo la richiesta di un incontro con il Governo temendo problemi occupazionali nelle telco e in tutto il settore degli appalti.

Sindacati dopo l’incontro: ‘Sarà sciopero’

“Si è concluso da poco l’incontro fra l’Amministratore Delegato di TIM e le Segreterie Generali sull’evoluzione della redazione del prossimo Piano Industriale. Durante l’incontro l’AD ha esposto i motivi per cui una simile decisione potrebbe, a condizioni regolatorie costanti, rappresentare per l’azienda l’opportunità di recuperare competitività sottraendosi ai rigidi vincoli imposti all’ex monopolista dalle Autority di controllo”, si legge nella nota.

Ad oggi quindi l’ipotesi di andare verso lo “spezzatino” permane.

Riteniamo sbagliato continuare a lavorare su questa ipotesi. Non è la soluzione dei problemi di TIM e del suo Gruppo e non aiuterà il mercato delle TLC, che in queste ore è pervaso da evidenti segnali di prossimi sconvolgimenti, a riacquisire un modello di sviluppo equilibrato.

Se venisse deciso lo scorporo della rete si priverebbe definitivamente il Paese di un’azienda di riferimento, si aprirebbero scenari per nulla rassicuranti per la tenuta occupazionale del Gruppo che potrebbero portare a molteplici esuberi.


Tutto questo avviene nel più completo silenzio, verrebbe da dire disinteresse, del Governo.

Quanto sta avvenendo è inaccettabile!

Occorre promuovere una forte reazione delle lavoratrici e dei lavoratori del Gruppo TIM.
In questo scenario non rimane che la mobilitazione!

Nelle prossime ore le Segreterie Nazionali di SLC CGIL, FISTEL, CISL, UILCOM UIL proclameranno uno
sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori del Gruppo TIM da svolgersi entro le prossime settimane”
, chiude la nota.

Dal Brasile via libera all’acquisizione di Oi

Intanto, in una nota oggi Tim ha fatto sapere che “l’offerta presentata per l’acquisto delle attività mobili del Gruppo Oi, insieme a Telefônica Brasil e Claro, è stata approvata dall’Autorità antitrust CADE (Conselho Administrativo de Defesa Economica). La decisione fa seguito a quella dell’Autorità di regolamentazione Anatel (Agência Nacional de Telecomunicações), che lo scorso 1° febbraio, si era espressa favorevolmente al passaggio di controllo delle attività mobili di Oi.

Il perfezionamento, che definirà un nuovo assetto infrastrutturale del mercato delle Telco in Brasile, è soggetto al raggiungimento di alcune condizioni previste dal contratto di compravendita. Dall’operazione, con cui TIM Brasil acquisirà la quota più rilevante degli assets del Gruppo Oi, sono attesi significativi benefici per il settore delle Tlc in Brasile, che consentiranno di mantenere un elevato livello di concorrenza e di assicurare i necessari investimenti per lo sviluppo digitale del Paese.

TIM conferma che l’operazione, una volta perfezionata, porterà valore non solo alla sua controllata in Brasile, ma anche a tutto il Gruppo e ai suoi azionisti perché permetterà di accelerare la crescita e aumentare l’efficienza operativa attraverso sinergie rilevanti. Inoltre, sono previsti effetti positivi anche per i clienti, visto che dall’operazione sono attesi miglioramenti nella user-experience e nella qualità dei servizi offerti. Infine, dall’operazione si attendono benefici per tutto il settore delle Tlc in Brasile, che si rafforzerà in termini di capacità di investimento, innovazione tecnologica e competitività”.

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