Tim ha comunicato risultati leggermente superiori al consensus per quanto riguarda l’Ebitda domestic e l’Equity Free Cash Flow (EFCF) che è positivo, ma secondo gli analisti di Barclays tutto ciò va contestualizzato: “L’Ebitda Al domestic è in calo del 20% su base annua e l’EFCF è stato aiutato da alcuni elementi che non prevediamo persistenti nel corso dell’anno”, sostiene il broker londinese.
Confermato il target price a 0,16 centesimi e la raccomandazione ‘Equal Weight/Neutral’.
Inoltre, il borker londinese ha notato un deterioramento “superiore alle attese” dei KPI domestici.
Quindi, nel complesso, prosegue Barclays, “mentre il titolo potrebbe reagire positivamente a breve termine nel primo trimestre migliore del previsto, le tendenze rimangono sfidanti e non vediamo un cambiamento su un caso di investimento che risiede interamente, a nostro avviso, sulla potenziale creazione di valore attraverso la separazione dei attività domestiche in una NetCo/ServCo e la capacità di attrarre investitori esterni e assicurarsi un accordo con Open Fiber. In quanto tale, Tim rimane una storia finanziaria che si trova in “situazione speciale”. Tim ha annunciato che terrà un Capital Market Day il 7 luglio 2022 dove presenterà il progetto di riorganizzazione del Gruppo”.
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