Il fondo statunitense Kkr, su richiesta della Consob, ha precisato che sarà in grado di prendere una decisione sull’offerta per l’acquisizione di Tim in seguito ad una due diligence. Il fondo Usa non ha fissato un termine per l’accesso alla due diligence e resta in attesa delle determinazioni del Cda di Tim in merito.
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Approccio amichevole, due diligence non fissata
L’approccio di Kkr “è di natura amichevole e in tal senso Kkr intende confrontarsi quanto prima con il CdA di Tim per ottenere il supporto all’offerta da parte del consiglio stesso”. È quanto scrive il fondo statunitense in una nota, su richiesta della Consob, in merito alla possibile offerta per il 100% del capitale della società di telecomunicazioni italiana.
Parere favorevole del Cda
Il parere favorevole del CdA “sarà una condizione volontaria al perfezionamento dell’offerta. In termini di processo, e in conformità a quanto previsto dall’articolo 103 del TUF, il parere del CdA della società target in relazione all’offerta dovrà intervenire successivamente alla promozione dell’offerta e pertanto non condizionerà i tempi di tale promozione e della pubblicazione del comunicato ai sensi dell’articolo 102 del TUF”.
Il fondo USA “si attende di essere in grado di prendere una decisione sull’offerta” su Tim “e sulla relativa comunicazione ai sensi dell’art. 102 del TUF a seguito del completamento di una due diligence di conferma delle proprie analisi che non dovrebbe superare le quattro settimane dal momento in cui sarà consentito il pieno accesso alla documentazione rilevante”. Kkr sottolinea che “non ha fissato un termine per l’accesso alla due diligence e resta in attesa delle determinazioni del CdA di TIM in merito”. “Il CdA di Tim con comunicato al mercato in data 21 novembre – prosegue Kkr – ha dato atto di aver ricevuto la NBO e sta attualmente esaminando l’offerta. Kkr auspica di potersi confrontare quanto prima con il CdA in merito all’offerta e al relativo processo”.
Confermato il prezzo indicativo
Viene confermato che l’offerta “prevede un prezzo indicativo in contanti pari a 0,505 euro per azione ordinaria e per azione di risparmio”. “Tale prezzo – si legge nella nota – rappresenta un premio del 62% rispetto al prezzo di chiusura delle azioni ordinarie di TIM e del 54% rispetto al prezzo di chiusura delle azioni di risparmio al 3 novembre (giorno precedente le voci di mercato in relazione a una possibile operazione su Tim)”. “L’offerta – sottolinea – prevede la possibilità per tutti gli azionisti di TIM, in modo non discriminatorio, di decidere se accettare o meno un significativo valore in denaro che sarebbe immediatamente disponibile per gli azionisti di TIM a prescindere da tempi e costi dei programmi di sviluppo della rete in fibra ottica e di dispiegamento della rete 5G e dalla necessità per l’azienda di adattarsi agli sviluppi del mercato italiano delle telecomunicazioni, soggetto a crescenti pressioni competitive”.
Le richieste della Consob
Con riferimento alla due diligence, la Consob aveva richiesto le seguenti precisazioni: “Anche alla luce della circostanza che la due diligence non costituisce una condizione dell’offerta, si richiede di rendere nota, senza indugio, l’eventuale previsione di un termine massimo entro il quale, nell’ipotesi in cui il CdA di TIM non abbia ancora assunto alcuna determinazione in ordine all’effettuazione della due diligence richiesta nella manifestazione di interesse, codesta società renderà nota la propria intenzione di procedere in ogni caso all’offerta ai sensi dell’art. 102 del TUF o di rinunciare alla stessa. La suddetta informazione dovrà essere resa anche in termini negativi”.