I vertici della Cassa depositi e prestiti (Cdp), Massimo Tononi e Fabrizio Palermo, hanno compiuto una missione a Parigi dal patron di Vivendi, Vincent Bolloré, riporta il Corriere della Sera, per sondare la posizione del primo azionista del gruppo Tim sulla rete unica con l’integrazione di Open Fiber nella società guidata da Luigi Gubitosi, che porterà il progetto in consiglio ad agosto per valutarla con il board.
E Vivendi, con il 23,9% di Tim, è in grado di bloccare qualunque operazione straordinaria, ma con un’apertura di dialogo importante da qui all’estate potrebbe invece sbloccare il dossier sulla rete unica, che non è l’unico obiettivo di Tim, che ha chiuso i conti del primo trimestre, interamente gestito dal nuovo amministratore delegato, con l’Arpu (il valore medio per cliente) aumentato sia per il fisso sia per il mobile. Gli effetti del nuovo management si sono visti nella riduzione dei costi e nella revisione e miglioramento dei processi interni con impatto sulla generazione di cassa.
Netflix su Tim Vision
Non solo rete unica. C’è anche Netflix nella testa di Gubitosi. A breve i contenuti della piattaforma di streaming on demand saranno distribuiti anche da Tim Vision, che si potrebbe proporre anche per la distribuzione di Disney plus ai clienti della piattaforma Tim.
Ma sono soprattutto fibra e 5G le sfide del futuro di Tim. Il Memorandum d’Intesa con Vodafone, per la condivisione delle reti mobili e delle torri per lo sviluppo della tecnologia mobile di quinta generazione, a breve potrebbe trasformarsi in un vero accordo, da cui sono attese sinergie per 100-150 milioni l’anno e un notevole risparmio sul fronte degli investimenti. Lo schema dell’operazione passerebbe per uno scorporo delle antenne di Vodafone, che verrebbero conferite a una nuova società destinata a confluire in Inwit attraverso un aumento di capitale riservato.
Aldo Bisio, Ad Vodafone, aveva così commentato l’intesa: “La partnership ci consente di creare rilevanti benefici per i nostri clienti e per i soggetti coinvolti, che potranno vivere la migliore esperienza 5G, resa disponibile in anticipo e su una più ampia area geografica”. Luigi Gubitosi, Ad Tim, lo aveva accolto in questi termini: “Questa partnership permetterà ai nostri clienti di entrare più rapidamente nella rivoluzione del 5G”.
Levi (Iliad): ‘Aspettiamo di capire natura accordo Tim-Vodafone sul 5G
È un accordo che preoccupa Iliad, per esempio: “Ci batteremo nel caso si creino situazioni anticoncorrenziali che vanno a discapito dell’utente”, ha detto il ceo Benedetto Levi al Corriere Economia. Levi poi non chiude la porta all’invito rivolto dall’Ad di Tim, “La partnership è aperta anche a Iliad” ha detto Luigi Gubitosi: “Certo”, ha risposto l’ad di Iliad Italia, “ma per adesso non si sa ancora molto di questo possibile accordo, quindi aspettiamo per capire di cosa si tratta esattamente”.
Nell’attesa di festeggiare il primo compleanno, il 29 maggio scorso è entrato sul mercato italiano della telefonia mobile, Iliad ha in testa anche il fisso. “Molti nostri utenti ce lo stanno chiedendo”, ha fatto sapere Levi, che ha annunciato: “la nostra intenzione è diventare un operatore convergente nel medio termine, entro il 2024”.