Un gruppo di piccoli azionisti di Tim insieme ad associazioni di difesa dei consumatori hanno presentato un esposto alla Consob richiedendo un intervento immediato della Commissione a tutela degli azionisti in merito all’andamento del titolo in Borsa. Il problema è che “l’investor relator di Tim non esiste più”, a detta dei piccoli risparmiatori, che “non riescono a rivolgersi a nessuno. Nessuna risposta alle mail inviate a Tim da mesi, anzi da oltre un anno”.
‘Omissione di informazioni pubbliche’
In particolare l’esposto, presentato da FederSolidali e da azionisti Tim tramite lo studio legale Santa Lex, chiama in causa l’omissione di comunicazioni ufficiali e la fuga incontrollata di notizie sull’offerta vincolante presentata lunedì dal fondo Kkr che sono state alla base del crollo delle quotazioni delle azioni (-6,2%) avvenuto con volumi di scambio ben superiori alla media (655 milioni di titoli ordinari e 55 milioni di titoli di risparmio).
L’offerta, diverse centinaia di pagine, dovrebbe essere resa di dominio pubblico secondo i risparmiatori.
‘Convocare i vertici di KKR’
I piccoli soci chiedono a Consob di convocare il cda di Tim in modo che venga data divulgazione dei contenuti dell’offerta e di convocare i vertici di KKR perché ne chiariscono i termini esatti anche in relazione alla proposta non vincolante su Sparkle. Inoltre si chiede alla Commissione di aprire un’indagine sulla fuga di notizie privilegiate a favore di alcuni media. “La ragione dell’iniziativa – dice l’avvocato Mauro Sandri dello studio Santa Lex, che in passato ha difeso i risparmiatori in alcune cause storiche come quella su Parmalat e i bond Argentina – è richiamare alla correttezza della legge e della trasparenza del mercato, ma non ha a che fare con una valutazione qualitativa di quanto sta accadendo e dell’offerta, che va invece lasciata al mercato”.
L’esposto verrà valutato da Consob che sta monitornaod la situazione riguardante le operazioni Tim e i suoi sviluppi.