Piano Minerva convitato di pietra alla conference call sui conti di Tim. L’ad di Tim Pietro Labriola ostenta sicurezza davanti agli analisti alla conference call sui dati deludenti dei primi nove mesi. Ma di fatto frena sulla vendita di Enterprise, la divisione che racchiude il business del Cloud (Noovle) e della cybersecurity (Telsy) e dei data center, per il momento semplicemente avviata allo scorporo. Un atteggiamento prudente, in attesa di confrontarsi nei prossimi giorni con il Governo sul Progetto Minerva che prevede l’Opa di Cdp più eventuali soci (Vivendi, KKR, Macquarie?) su tutta Tim. E il titolo prende il volo, guadagnando il 6% a 0,25 euro.
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Rete unica, Labriola: ‘Non posso rispondere a nome del Governo’
Sul fronte della Rete Unica, Labriola ha sottolineato di non poter “rispondere a nome del governo italiano, posso dire cosa sta succedendo nell’ambito di ciò che è di mia competenza. Abbiamo prorogato il Mou con la CDP e secondo noi il deal con la CDP, dal punto di vista prettamente matematico, continua a essere la scelta migliore dal punto di vista delle sinergie industriali”.
“Allo stesso tempo – ha proseguito -, la mancata esclusiva ci dà la possibilità di comprendere se ci siano altri interessi in gioco, quali i possibili valori, ma non abbiamo cambiato idea sul piano. La cosa fondamentale è trovare un accordo a un valore conveniente per tutti gli azionisti assieme a CDP. Abbiamo la proroga sino al 30 novembre e la non esclusiva non è una questione di aver cambiato il nostro approccio a queste trattative “.
Tim: Labriola, ‘se mi hanno chiesto rallentare su rete? Nessuno mi ha contattato’
Sulla rete “no, io non sono stato contattato da nessuno per rallentare o fare nulla”. Così l’amministratore delegato di Tim, Pietro Labriola, in conferenza stampa replica a chi gli chiede se da parte del governo c’è stata una sollecitazione che riguardi l’infrastruttura in capo al gruppo.
Tim: Labriola, ‘vendita a Cdp ad oggi quella che dovrebbe massimizzare valore rete’
Sulla rete “c’è un forte interesse nel procedere, il negoziato con Cdp non è in esclusiva per approfondire se ci sono possibilità. In una negoziazione se tu ti siedi a giocare a carte con qualcuno non mostri tutte le tue carte; ci sono una serie di informazioni che non per cattiveria ma per leve negoziali non posso dire. Per noi ad oggi l’eventuale vendita a Cdp rimane quella che in teoria dovrebbe massimizzare il valore. Stiamo aspettando; in venti giorni capiremo tutti gli elementi”, ha detto Labriola.
Tim: Labriola; insostenibili 5 reti in Italia, verso riorganizzazione
“L’Italia non è un Paese che può sostenere cinque reti mobili diverse e penso che nei prossimi anni ci sara’ una riorganizzazione del mercato, a livello di rete, in termini di condivisione della rete, o a livello societario”, ha detto Pietro Labriola, nella conference call con gli analisti.
Tim: Labriola, ‘su eventuale quota Enterprise cerchiamo partner industriale’
Per Tim Enterprise c’erano alcuni step in programma e “una delle opzioni è quella della valorizzazione di una quota di minoranza perché riteniamo Enterprise un asset importante nella nostra strategia”, ha detto l’ad di Tim, precisando che quella dell’eventuale cessione di una quota di minoranza “non è un’operazione finanziaria, cerchiamo un partner industriale”.
Tim: Labriola, inevitabile effetti inflazione su prezzi
“L’inflazione e la pressione sulla base costi è comune a tutti e quindi è difficile competere sul mercato senza considerare l’indicizzazione all’inflazione”. L’ha detto l’ad di Tim Pietro Labriola nel corso della call conference con gli analisti.
“Trasferimenti dell’inflazione al cliente sono comuni in quasi tutti i settori e non vedo perche’ dovremmo comportarci noi diversamente” ha spiegato ricordano che le telecomunicazioni hanno “la stessa Iva del mercato del lusso”. In questo senso i nuovi contratti di Tim Enterprise saranno indicizzati all’inflazione, mentre entro fine anno potrebbero essere indicizzati all’inflazione i contratti dei nuovi clienti retail.
Tim, Labriola: obiettivi 2022 sono facilmente raggiungibili
“Non prevediamo alcun tipo di problema in termini di andamento dell’attività per il quarto trimestre”, ha detto ancora Labriola rispondendo a un analista. “Siamo ottimisti, e se seguo i tuoi calcoli è abbastanza possibile che anche nel 2023-2024, se si fa il calcolo della nostra guidance e dei risultati del 2022, si potrebbe avere qualche miglioramento, ma questa non e’ una guidance che verrà rilasciata al mercato a febbraio”.
Tim, Labriola: business più stabile. Tornare a crescere nel 2023
“La nostra ambizione è di tornare alla crescita nel 2023”. Il business della telco, ha sottolineato il manager, è “oggi più stabile, prevedibile e in salute di quanto fosse all’inizio dell’anno”.
“I risultati del terzo trimestre dimostrano che siamo sulla strada giusta e per alcune metriche addirittura in anticipo sui nostri obiettivi”. “I trend sono in netto miglioramento rispetto all’anno precedente e i ricavi del gruppo sono tornati a crescere e anche l’ebitda after lease del gruppo sta migliorando”, ha specificato.