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TIM concede esclusiva a MEF e Retelit per Sparkle

Tim ha reso noto venerdì che il Cda ha esaminato l’offerta non vincolante per l’acquisto di Sparkle ricevuta dal MEF e da Retelit, deliberando all’unanimità di conferire mandato all’amministratore delegato Pietro Labriola di avviare interlocuzioni con gli offerenti, in esclusiva, finalizzate ad approfondire i profili economici e finanziari dell’operazione e a ottenere la presentazione – entro il 30 novembre – di un’offerta vincolante secondo i migliori termini e condizioni.

Il Cda, inoltre, ha deliberato all’unanimità di qualificare il MEF – in quanto socio di maggioranza del veicolo che acquisirebbe la partecipazione in Sparkle – quale parte correlata di TIM. Conseguentemente, per la valutazione dell’offerta di acquisto di Sparkle saranno osservate le previsioni relative alle operazioni di maggiore rilevanza.

Tim ha chiuso venerdì in rialzo del 2,0% a EUR0,26 per azione, mentre oggi in mattinata cede l’1,44% a 0,25 euro, per chiudere a -0,47% a o,26 euro.

L’offerta del 2 ottobre

L’offerta presentata il 2 ottobre valuta Sparkle a 700 milioni di euro, rispetto a un’offerta segnalata per l’unità di circa 600 milioni di euro presentata dal fondo statunitense KKR alla fine dell’anno scorso.

Il mese scorso, Labriola ha detto che si aspettava di completare la vendita di Sparkle e della quota rimanente di TIM nella società di torri Inwit prima della fine del 2024, avendo ceduto la sua rete fissa nazionale NetCo al fondo statunitense KKR per un massimo di 22 miliardi di euro a luglio.

Sparkle, considerata un asset di valore strategico per lo Stato italiano, possiede una dorsale globale che si estende per oltre 600mila km di fibra dall’Europa all’Africa, alle Americhe e all’Asia.

“L’attrattività dell’offerta dipende anche dal prezzo all’ingrosso che Telecom Italia pagherà in futuro per i servizi di Sparkle”, secondo la società di analisi ING.

Borghi (IV): ‘Giorgetti chiarisca piano dietro offerta MEF per Sparkle’

“Ho presentato un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Economia Giorgetti sull’offerta del Mef, presentata insieme a Aasterion Industrial Partners SGEIC S.A., per Sparkle. È importante chiarire quale sia il piano strategico che c’è dietro”. Lo fa sapere il senatore Enrico Borghi, capogruppo al Senato di Italia Viva. “Va ricordato come Sparkle sia l’operatore globale del gruppo Tim, primo fornitore di servizi wholesale internazionali in Italia, secondo in Europa e ottavo nel mondo, con una rete proprietaria in fibra che si estende per circa 540.000 km attraverso Europa, Africa, le Americhe e Asia. L’interrogazione – aggiunge Borghi – chiede quindi anche per quale motivo si è deciso di presentare l’offerta insieme a un fondo privato spagnolo e, nel caso di accettazione della suddetta offerta, quale sarebbe il ruolo affidato a Asterion Industrial Partners Sgeic S.A nella gestione di Sparkle, alla luce della fondamentale strategicità di quest’ultima”. 

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