Dopo un lungo confronto avvenuto in queste 30 ore, nel pomeriggio di oggi (ieri ndr) si è giunti alla sottoscrizione di un’intesa tra Tim, le Segreterie Nazionali di UILCOM – UIL congiuntamente alle proprie Rsu e le altre Organizzazioni Confederali Slc Cgil e Fistel Cisl. Lo scrive il sindacato in una nota.
L’ipotesi raggiunta, considerando questo scenario complicato anche dalla situazione politica in corso, riguarda un periodo temporaneo di 18 mesi in cui l’azienda utilizzerà strumenti concordati e non traumatici per la gestione del personale. Il piano prevede 2.200 prepensionamenti e si aggiunge a un altro accordo, siglato a giugno, che prevede il taglio di 1.200 posti di lavoro entro novembre, tramite il meccanismo della isopensione. Al 31 marzo, Tim contava circa 42.500 dipendenti in Italia.
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Sindacati contrari a progetto rete unica
“Fermo restando la netta contrarietà al “progetto della Rete Unica” che, come sindacato, abbiamo fin dall’inizio contestato e su cui, ancora oggi, rimaniamo assolutamente convinti sia una scelta sbagliata sulla quale continueremo anche con il prossimo Governo a chiedere un vero tavolo di confronto per spiegare le nostre ragioni su questa scelta industriale non condivisibile”, si legge nella nota.
Contratto di espansione per 27mila addetti e prepensionamento per 2.200 lavoratori
L’intesa sottoscritta, che verrà illustrata nelle prossime ore alle lavoratrici e lavoratori, prevede l’applicazione del contratto di espansione per circa 27.000 addetti attuando una riduzione dell’orario di lavoro e contestualmente si apre la possibilità per circa 2.200 lavoratori di poter accedere volontariamente ai prepensionamenti traguardando un periodo massimo che va, a secondo delle categorie professionali, dai 5 ai 6 anni.
550 assunzioni nel 2022 e 2023 peri ricambio generazionale
Si proseguono altresì importanti percorsi formativi di riqualificazione e l’adeguamento ed arricchimento delle competenze accompagnati da un ricambio generazionale che prevede circa 550 assunzioni tra il 2022 ed il 2023.
Ugliarolo (Uilcom): ‘Raggiunto giusto equilibrio visto il quadro complicatissimo’
“Riteniamo – dichiara il Segretario Generale UILCOM Salvo Ugliarolo – che quanto sottoscritto rappresenti un giusto equilibrio tra la situazione in cui si trova TIM e la tutela delle lavoratrici e lavoratori seppur in un quadro complicatissimo nel quale certamente non viene superata la grave crisi economica ed industriale del Gruppo ma si arriva ad una stabilità occupazionale per i prossimi mesi garantendo, con questo accordo, un percorso condiviso evitando fughe in avanti o peggio scelte unilaterali che avrebbero messo, in un momento così delicato, a rischio il personale di TIM – tenuto conto anche del fatto che l’attuale Governo svolgerà fino alle elezioni del prossimo 25 di settembre il mero disbrigo degli affari correnti”.
“Purtroppo – prosegue Ugliarolo – il contesto in cui si trova l’ex monopolista paga una certa classe manageriale che con le scelte sbagliate fatte in questo ventennio, la privatizzazione scellerata, la liberazione sfrenata del settore e l’incapacità dei vari Governi di accompagnare i cambiamenti del settore, stanno continuando a penalizzare tutte le telecomunicazioni ed in primis l’azienda più grande che, purtroppo, paga il prezzo più alto. La classe politica di questo Paese, si deve assumere le responsabilità di governare attuando vere politiche industriali che passano dalla difesa degli asset strategici e dalle imprese che ne fanno parte – così come avviene nelle altre nazioni limitrofe”.