Alla fine la sospensione di TikTok negli Stati Uniti è durata solamente 6 ore. L’app, di proprietà della cinese ByteDance, ha dichiarato domenica di aver ripristinato il servizio negli Stati Uniti, ringraziando Trump per “aver fornito la chiarezza e le garanzie necessarie ai nostri fornitori di servizi, affinché non affrontino sanzioni”.
La risoluzione della questione, almeno per ora, arriva dopo un tumultuoso weekend di 48 ore, durante il quale la Corte Suprema degli Stati Uniti (clicca qui per scaricare la sentenza ufficiale) ha confermato la legge che vieta l’app in tutto il Paese a meno che la parte americana del business non venga venduta a un acquirente non cinese. Dopo l’interruzione del servizio il presidente eletto è intervenuto di nuovo sulla vicenda confermando l’intenzione di emettere un ordine esecutivo per concedere all’app di proprietà cinese più tempo prima di attuare un divieto.
La firma dell’ordine esecutivo potrebbe arrivare subito dopo il giuramento
Sulla sua piattaforma social Truth Social, Trump ha dichiarato che estenderà il periodo di tempo (circa 90 giorni) prima dell’entrata in vigore della legge, per consentire agli Stati Uniti di “trovare un accordo per proteggere la nostra sicurezza nazionale”. Secondo Politico, Trump potrebbe “rompere la tradizione” firmando l’ordine esecutivo subito dopo il suo giuramento, alla presenza del CEO dell’app cinese, Shou Zi Chew, ospite d’onore alla cerimonia di insediamento di Trump di oggi.
Firmare una misura di questo tipo in un contesto così insolito aumenterebbe ulteriormente le tensioni con i principali legislatori repubblicani, scrive Politico, che hanno sostenuto la legge che ha portato alla breve sospensione dell’app nel fine settimana.
La società madre di TikTok, con sede a Pechino, ha avuto già 270 giorni per disinvestire, ma finora si è rifiutata, ha osservato il presidente della Camera Mike Johnson durante un’intervista a “Meet the Press” della NBC domenica.
“Non abbiamo alcuna fiducia in ByteDance,” ha dichiarato Johnson. “La legge è molto chiara, e l’unico modo per prorogare il termine è se c’è un accordo effettivo in fase di definizione.” Un piano che al momento non c’è.
Trump vuole la creazione di una Joint Venture
“La mia idea iniziale è una joint venture tra gli attuali proprietari e/o nuovi proprietari, in cui gli Stati Uniti detengano il 50% della proprietà, in collaborazione con chiunque scegliamo per l’acquisizione. Senza l’approvazione degli Stati Uniti, TikTok non esiste. Con la nostra approvazione, vale centinaia di miliardi di dollari – forse trilioni,” ha scritto Trump su Truth Social.
Johnson ha anche notato che gli alleati di Trump, Kevin O’Leary ed Elon Musk, hanno discusso separatamente di possibili acquisizioni, un’idea che il presidente della Camera sembrava aperto a considerare. Tuttavia, ciò richiederebbe probabilmente l’approvazione del governo cinese.
La Cina risponde: “Collaboreremo, ma se sono coinvolte aziende cinesi, allora dovrebbero rispettare le leggi e i regolamenti cinesi”
Il social cinese ha aggiunto che collaborerà con Trump per trovare una “soluzione a lungo termine che mantenga TikTok negli Stati Uniti”. “Noi speriamo che la parte americana possa seriamente ascoltare le voci razionali e assicurare un aperto, giusto, corretto e non discriminatorio ambiente di business a tutti i soggetti di mercato da tutti i Paesi che operano negli Stati Uniti”, ha affermato oggi la portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning, intervenuta sulla vicenda.
Ma sull’ipotesi di accordo proposto da Trump, la portavoce ha replicato che per quanto riguarda le operazioni commerciali e le acquisizioni la Cina “ha sempre creduto che tali decisioni debbano essere prese secondo i principi di mercato e determinate dalle aziende stesse. Se sono coinvolte aziende cinesi, allora dovrebbero rispettare le leggi e i regolamenti cinesi”.
Starlink blocca l’accesso a TikTok in tutto il mondo, anche in Italia
Migliaia di persone hanno fatto notare che Starlink ha bloccato l’accesso al social network non solo negli Usa, ma anche in altri Paesi come testimoniano gli utenti su X. In pratica chi utilizza l’operatore satellitare di Musk non può accedere all’app.
I live in Brazil and I use Starlink and my TikTok doesn't work pic.twitter.com/gnXoRiiRiC
— gio (@comentgioo) January 19, 2025
Yes, bro we can’t access TikTok on star link pic.twitter.com/h4RnPt6inT
— The Black Bhunu (@DrShakes_SD) January 20, 2025
.@Starlink I need my tiktok back. I’m not in the US why am I being affected. Also @TikTokSupport if you could help cuz why can’t I access TikTok outside the US on starlink. I’m not a US citizen
— ♡+233 baby💜🫧 (@ayuure_bertina) January 19, 2025
Anche gli utenti italiani sono coinvolti nella censura come ha confermato il CEO di Seeweb Antonio Baldassarra in un post sul proprio profilo Linkedin. “TikTok ha inibito la fruizione del proprio servizio nel territorio Starlink in quanto operatore USA è rientrato tra i “target” di rete inibiti. Però Starlink offre il servizio anche (forse prevalentemente) fuori dal territorio degli USA, anche in Italia e infatti anche i clienti italiani di Starlink si sono visti inibito l’accesso a Starlink”, ha detto Baldassarra.
“Questa è la dimostrazione – conclude – che l’interconnessione dei servizi e la “dipendenza tecnologica” può creare effetti abnormi, i “danni collaterali” potrebbero essere addirittura prevalenti rispetto agli intendimenti di chi li ha provocati. Cosa succederebbe se venissimo privati per “decisione di qualcuno” nel giro di qualche millisecondo dei servizi cloud dei big tech dai quali abbiamo scelto di dipendere sempre di più?”