TikTok dal 9 febbraio prossimo adotterà misure per tentare di bloccare l’accesso agli utenti minori di 13 anni e valuterà l’utilizzo di sistemi di intelligenza artificiale, non l’uso di SPID, per la verifica dell’età. Inoltre, lancerà una campagna informativa per sensibilizzare genitori e figli.
È quanto ha comunicato la piattaforma di video sharing al Garante della protezione dei dati personali, dopo il provvedimento di blocco imposto nei giorni scorsi dall’Autorità per impedire l’iscrizione degli under 13.
L’Autorità, si legge nella nota, si è, in ogni caso, riservata di verificare l’effettiva efficacia delle misure annunciate.
Blocco di tutti gli utenti dal 9 febbraio. Sarà richiesta l’età e rimossi gli under 13
L’IA per accertare con sicurezza l’età?
Per identificare con ragionevole certezza gli utenti sotto i 13 anni, successivamente a questa prima verifica, la società si è impegnata a valutare ulteriormente l’uso di sistemi di intelligenza artificiale. Poiché l’individuazione di tali soluzioni richiede un bilanciamento tra la necessità di accurate verifiche e il diritto alla protezione dei dati dei minori, la società si è impegnata ad avviare con l’Autorità privacy dell’Irlanda – Paese nel quale la piattaforma ha fissato il proprio stabilimento principale – una discussione sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale a fini di “age verification”.
A seguito dell’intervento del Garante, dal 25 gennaio Tik Tok ha anticipato l’introduzione direttamente nell’app di un pulsante che permette agli utenti di segnalare rapidamente e facilmente altri utenti che sembrano avere meno di 13 anni. Tutto ciò sarà in aggiunta alle attuali misure esistenti. TikTok si è anche impegnata a duplicare il numero dei moderatori di lingua italiana dei contenuti presenti sulla piattaforma.
Più informazioni agli utenti
Dal 4 febbraio Tik Tok lancerà una campagna informativa sia sulla app che su altri canali. Sulla app, la società invierà notifiche push agli utenti prima di bloccarli, e li informerà sul requisito dell’inserimento dell’età. Verranno pubblicati anche dei banner per fornire link con informazioni sugli strumenti di sicurezza e su come cambiare le impostazioni del profilo da “pubblico” a “privato”. Sul web e sulla carta stampata la campagna si rivolgerà specificamente ai genitori, ribadendo, tra l’altro, il limite di età per l’iscrizione alla piattaforma.
Informativa per i minori
Infine, a beneficio degli utenti minori, Tik Tok migliorerà il riassunto della propria Informativa Privacy sull’app per gli utenti minori di 18 anni, in modo tale da spiegare, in modo accessibile e coinvolgente, i tipi di dati che raccoglie e come essi vengono trattati.
Campagna di sensibilizzazione del Garante in collaborazione con Telefono azzurro
Allo scopo di rafforzare l’azione di tutela nei confronti dei più piccoli, il Garante per la privacy avvierà sulle tv nazionali, in collaborazione con Telefono Azzurro, una campagna di sensibilizzazione con l’obiettivo di richiamare i genitori a svolgere un ruolo attivo di vigilanza e a prestare particolare attenzione al momento in cui verrà richiesto ai figli di indicare la loro età per accedere a Tik Tok.
Carla Garlatti, Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza: “Piattaforme devono essere costrette ad accertare seriamente l’età degli utenti“
“I bambini con meno di 14 anni non devono iscriversi da soli ai social network. È urgente che sia data attuazione alle misure previste dalla direttiva europea sui servizi dei media audiovisivi. I gestori delle piattaforme devono essere costretti ad accertare seriamente l’età degli utenti: non basta un’autodichiarazione o un documento. Vanno attivati sistemi che la tecnologia consente già di utilizzare. Inoltre devono essere resi operativi meccanismi efficaci di blocco dei contenuti non appropriati”.
A chiederlo è Carla Garlatti, Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, che tiene comunque a ricordare quanto prezioso e di fatto irrinunciabile possa essere il web: “Senza la rete i ragazzi di Fridays for future, ad esempio, non avrebbero potuto divenire un movimento globale. Allo stesso modo, in questi giorni di pandemia, internet ha consentito loro di tenersi in contatto con gli amici, i nonni o i genitori separati. La rete, inoltre, è un mezzo prezioso per esprimersi, informarsi, apprendere e giocare. È anche uno spazio che figli e genitori possono condividere: per questo è importante che madri e padri conoscano il mondo online e che non tengano in rete comportamenti che trasmettono ai ragazzi esempi negativi”.
Per la Garante è fondamentale che i genitori vigilino.