ByteDance, la casa madre di TikTok, ha chiesto ad una corte d’appello degli Stati Uniti ulteriore tempo per elaborare la potenziale vendita delle sue attività negli Stati Uniti.
Secondo il Wall Street Journal infatti, il colosso cinese ha evidenziato come a poche ore dalla scadenza dell’ultimatum previsto per il 12 novembre, la Commissione per gli investimenti esteri negli Stati Uniti (CFIUS), non si è pronunciata in alcun modo sulla richiesta. Alla luce di questa situazione, TikTok, ha presentato una nuova istanza presso una Corte di Appello degli Stati Uniti con l’obiettivo di rimandare ulteriormente il ban.
“Per un anno intero TikTok ha collaborato con il CFIUS per rispondere alle preoccupazioni circa la sicurezza nazionale che sono state sollevate, pur non condividendole affatto. Nei quasi due mesi da quando il Presidente Trump ha dato la sua approvazione preliminare alle nostre proposte per rispondere a quelle questioni, abbiamo offerto soluzioni dettagliate. Ma non abbiamo ricevuto feedback sostanziali sui nostri sistemi di privacy e sicurezza”, ha dichiarato un portavoce di TikTok al sito The Verge.
“Ad oggi, con l’imminente deadline del 12 novembre fissata dalla CFIUS e senza una proroga, non abbiamo altra scelta che depositare un’istanza alla corte per difendere i nostri diritti e quelli dei nostri oltre 1.500 dipendenti statunitensi“, ha concluso il portavoce.
TikTok: altri 30 giorni per vendere le attività a Oracle e Walmart
Bytedance ha dichiarato sin da subito che la decisione del governo degli Stati Uniti di forzare una vendita di TikTok è stata “arbitraria e capricciosa” e ha negato alla società il giusto processo ai sensi della legge.
La società ha affermato di aver avviato ampie discussioni con la commissione per gli investimenti esteri negli Stati Uniti per rispondere alle sue preoccupazioni, ma che il feedback si è sostanzialmente interrotto nelle ultime settimane, anche se si avvicina la scadenza.
Perchè il ban
Secondo gli Stati Uniti il ban cercherà di impedire che i dati degli utenti americani di TikTok vengano condivisi con il governo autoritario cinese, cosa che TikTok afferma che non farebbe mai.
Il presidente Donald Trump ha emesso un ordine esecutivo in agosto affermando che TikTok deve essere venduto a una società americana o sarebbe vietato negli Stati Uniti.
In base a un accordo preliminare raggiunto a settembre, Oracle e Walmart avrebbero preso un 20% combinato in TikTok Global, una nuova società con sede negli Stati Uniti che gestirà il servizio globale.
Un giudice federale di Filadelfia aveva precedentemente concesso un’ingiunzione preliminare contro l’ordine del 12 novembre, in una causa intentata da tre famosi influencer del social network.
ByteDance: 27 miliardi di dollari in entrate pubblicitarie
Secondo quanto riportato da Reuters, entro la fine dell’anno Bytedance incasserà 27 miliardi di dollari di entrate pubblicitarie, diventando il secondo player in Cina. Al primo posto resta stabile il colosso dell’eCommerce Alibaba.