Presentato dal National supercomputing center il nuovo “Tianhe Xingyi”
Svelato al mondo il nuovo supercomputer cinese chiamato “Tianhe Xingyi”, frutto del lavoro del National supercomputing center (Nsc) di Guangzhou, capitale della provincia del Gaungdong nel Sud del Paese.
Non si conoscono dati sulla potenza di calcolo della macchina, ma è stato descritto come un supercomputer di qualità superiore rispetto al suo predecessore, Tihanhe-2, con maggiori capacità, dalla potenza di calcolo allo storage, fino alle applicazioni.
E Tianhe-2 è stato il supercomputer più veloce del mondo, almeno fino al 2016, quando la National university of defense technology (Nudt) è stata inserita in una lista nera del governo degli Stati Uniti.
Mossa che ha di fatto impedito al centro universitario di accedere ai processori Intel e che ha colpito le GPU di fascia alta di Nvidia e AMD, fondamentali per accrescere il potenziale del supercomputer.
Addestrerà i grandi modelli di IA
Il nuovo arrivato Tianhe Xingyi rafforza la presenza cinese nel settore dell’informatica di alte prestazioni, ma soprattutto servirà ad addestrare al meglio i grandi modelli di intelligenza artificiale nel calcolo avanzato e nell’analisi approfondita dei mega flussi di dati (Big Data).
Secondo gli esperti dell’Nsc, il nuovo supercomputer rappresenta un punto di svolta nel campo del supercalcolo e nella corsa cinese alla supremazia e all’autonomia tecnologica.
Basti vedere la classifica nazionale dei supercomputer più performanti, Sunway TaihuLight, sviluppato dal National Supercomputing Center di Wuxi, occupava la settima posizione nell’elenco di giugno 2023.
Tianhe-2, nonostante la sua detronizzazione, si è assicurato il decimo posto.
TOP500 2023, gli USA piazzano più supercomputer della Cina (4° posto per l’italiano Leonardo)
A livello mondiale, invece, secondo la TOP500 2023, lo scontro geopolitico tra superpotenze ha portato gli Stati Uniti a superare la Cina: Washington oggi vanta 150 supercomputer rispetto ai 126 dell’anno passato, mentre la Cina è scesa dai 162 del 2022 ai 134 odierni.
Seguendo l’ultima edizione del ranking globale troviamo nelle prime cinque posizioni due supercomputer americani, il Frontier al primo posto e il Summit al quinto, il supercomputer giapponese Fugaku al secondo posto, al terzo il finlandese Lumi e al quarto posto l’italiano Leonardo.
Guardando ai continenti, tuttavia, l’Asia si è classificata al primo posto, con 192 piazzamenti, seguita dal Nord America (160) e dall’Europa (133).