Rubrica settimanale Sos Energia, frutto della collaborazione fra Key4biz e SosTariffe. Una guida per il consumatore con la comparazione dei prezzi dell’elettricità, del gas e dell’acqua. Per consultare tutti gli articoli, clicca qui.
I prezzi di gas ed elettricità si mantengono alti – superiori ai livelli pre-crisi 2022 – e sia il governo italiano sia la Commissione UE sono al lavoro per mettere a punto delle misure di contrasto al caro energia. Tra le ipotesi sul tavolo c’è la reintroduzione del price cap sul gas, con regole e meccanismi nuovi, e l’ampliamento della platea dei beneficiari del bonus sociale. I tempi richiesti per l’entrata in vigore di queste misure, però, potrebbero essere lunghi. Nel frattempo, le trattative che potrebbero portare a un accordo di pace tra Russia e Ucraina hanno rallentato la salita dei prezzi. In un contesto variabile e imprevedibile come quello attuale, tenere sotto controllo l’andamento delle offerte gas sul mercato libero può aiutare a gestire al meglio la spesa per le bollette. Tramite il confronto di più tariffe si può approfittare di promozioni o si può optare per un’offerta a prezzo bloccato, ad esempio, scegliendo tra quelle dei fornitori partner di SOStariffe.it.
Il ritorno del tetto al prezzo del gas: l’ipotesi al vaglio della UE
Il caro energia sta interessando tutta l’Europa, anche se ci sono differenze sostanziali tra i Paesi membri. Per contrastare l’aumento del gas e della luce, la principale misura allo studio della commissione UE è la reintroduzione del tetto al prezzo del gas.
Già nel 2022 le istituzioni europee avevano introdotto un price cap sul gas, che sarebbe dovuto entrare in azione nel caso in cui il prezzo avesse superato la soglia di 180 €/MWh.
Dall’introduzione del price cap il prezzo del gas si è sempre mantenuto al di sotto di questa soglia, rendendo di fatto inutilizzata questa misura, che è stata definitivamente abbandonata a fine gennaio 2025. Ora si ipotizza un ritorno del tetto, con regole e meccanismi di funzionamento differenti.
Come la precedente versione del price cap, anche il nuovo tetto al prezzo del gas sarebbe una misura temporanea, pensata per contrastare l’attuale rialzo dei prezzi e per ridurre il divario tra il costo del gas europeo e quello statunitense.
Ampliamento del bonus sociale e riduzione dell’IVA allo studio del governo
Tra i Paesi UE, l’Italia è quello che sta risentendo di più della crisi energetica in atto. Il fatto che il gas venga impiegato per la produzione di un’alta percentuale dell’energia elettrica prodotta nel Paese (circa il 40% del totale), un rialzo dei prezzi all’ingrosso del primo si traduce automaticamente in un rialzo anche della seconda, con un immediato aumento delle bollette.
Già da qualche settimana il governo è al lavoro per mettere a punto un decreto legge contenente misure di contrasto al caro energia.
I punti principali su cui si sta discutendo sono due:
- Una riduzione dell’IVA in bolletta;
- L’aumento della soglia ISEE fissata per poter accedere al bonus sociale.
Misure analoghe erano già state adottate a seguito della crisi energetica del 2022: allora era stata ridotta l’IVA al 5% sulle bollette del gas e la soglia ISEE di accesso al bonus sociale era stata innalzata fino a 15.000 euro, rispetto all’attuale soglia ordinaria di 9.530 euro.
Il principale nodo da sciogliere per poter avere il via libera a queste misure è legato alla ricerca delle dovute coperture finanziarie. La difficoltà a trovare il denaro necessario a finanziare questi sostegni alle famiglie ha comportato il rinvio dell’approvazione del decreto.
Allineamento ai prezzi europei e sostegni alle imprese
A soffrire il caro energia non sono solo le famiglie ma anche le imprese italiane, dalle PMI alle imprese energivore. Il governo è al lavoro anche per trovare soluzioni per alleggerire il peso del caro energia anche per il settore produttivo.
Le principali misure su cui si sta discutendo sono:
- L’allineamento del PSV italiano al livello del TTF di Amsterdam;
- La compensazione della tassazione Ets prevista a livello comunitario per le imprese produttrici di energia;
- Il potenziamento dell’energy release, la misura che prevede dei prezzi dell’energia calmierati per le imprese dei settori energivori.
Confrontare i prezzi sul mercato libero per risparmiare sulle bollette
In attesa di conoscere quali saranno le misure adottate a livello nazionale e comunitario per far fronte all’impennata dei prezzi di gas ed elettricità, si può correre ai ripari scegliendo un’offerta conveniente tra quelle disponibili sul mercato libero.
Facendo una ricerca con il comparatore di SOStariffe.it si ha il quadro delle proposte migliori dei fornitori partner del servizio e si può verificare quanto si può risparmiare sulla bolletta per ciascuna offerta proposta.
Per scegliere la tariffa migliore è utile considerare sia le offerte a prezzo indicizzato, che vengono aggiornate mensilmente sulla base dell’andamento del PSV per il gas e del PUN per l’elettricità, sia le offerte a prezzo bloccato, che applicano un prezzo fisso per almeno 12 mesi. Inoltre, è utile fare una simulazione di spesa, tenendo conto della quantità di gas e di elettricità che si consuma mediamente durante l’anno, e verificare se ci sono offerte speciali o promozioni in corso.