Su iniziativa dell’Associazione Luca Coscioni, da un paio d’anni è possibile, grazie a internet, far valere la propria volontà in materia di ‘trattamento di fine vita’. Sul sito web Testamentobiologicoonline.it ogni cittadino italiano ha la possibilità di esprimere le proprie disposizioni ultime, in caso di complicazioni di salute tali da impedire al medesimo di prendere decisioni in maniera autosufficiente, relative al piano di cure da attivare a seguito di malattie terminali e/o lesioni traumatiche cerebrali, irreversibili e invalidanti, che costringano il paziente a trattamenti permanenti con macchine e sistemi artificiali.
Come spiega bene alla voce “Testamento biologico” (Tb), si tratta di uno “strumento necessario per manifestare la propria volontà a proposito dei trattamenti sanitari ai quali si potrebbe essere sottoposti nel momento in cui, per incidente o malattia, le condizioni di salute fossero precarie e la situazione dell’organismo non permettesse più al soggetto di esprimersi”. Al posto del Tb si parla anche di “Direttive Anticipate di Trattamento” (DAT).
Attualmente, nel nostro Paese, non esiste una normativa che regoli il testamento biologico. Sono gli articoli 13 e 32 della Costituzione Italiana che conferiscono a ciascun cittadino la facoltà, piena e libera, di decidere a quali trattamenti sanitari sottoporsi. Questo servizio online è un primo passo simbolico in tale direzione.
Una piattaforma web molto semplice, sia graficamente, sia in termini di utilizzo, che, anticipatamente, consente ad ogni persona nel pieno delle proprie forze fisiche e mentali, in virtù del principio di autodeterminazione in relazione al concetto di ‘fine vita’, di dichiarare le proprie volontà.
La compilazione del documento online è rapida e piuttosto facile. Riguardo ai trattamenti ospedalieri e sanitari, “In caso di perdita della capacità di decidere o nel caso di impossibilità di comunicare, temporaneamente o permanentemente le mie decisioni ai medici, formulo le seguenti disposizioni […]”, si legge nel testo in oggetto.
Nello stesso sono indicati anche gli ultimi voleri (sempre revocabili dalla stessa persona, fino all’ultimo momento), per nominare un fiduciario, in materia di assistenza religiosa (tipologia di confessioni, funerale religioso o civile) e per le disposizioni dopo la morte (donazioni di organi e per quale fine, cremazione/inumazione).
Non molti i percorsi, infine, tra cui i link alle pagine social dell’Ass. Luca Coscioni su Facebook e Twitter, alcuni comunicati stampa piuttosto datati raggruppati nella home page, il canale per la “Petizione sul fine vita” e la scheda di approfondimento sia per il testamento biologico, sia per l’ “Eutanasia”.
Temi che trovano sempre più consenso tra i cittadini e che, al contrario, suscitano imbarazzo tra i politici e individuano un buco legislativo piuttosto grave per un Paese laico come è l’Italia.
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