Italiani pronti a riattivare i riscaldamenti. Dal 15 ottobre infatti, in alcune province del Nord, si potranno accendere i termosifoni. E’ importante, però, mettere in campo alcuni accorgimenti per ridurre sprechi. Di seguito un vademecum messo a punto da Cesare Speroni, membro del comitato tecnico di Sie, il Salone dell’Innovazione impiantistica per gli edifici che si tiene da oggi al 17 ottobre a BolognaFiere.
1) Spurgare termosifoni e radiatori e liberarli da ostacoli. Oltre ad essere spurgati dall’aria attraverso l’apposita valvola, termosifoni e radiatori devono essere sempre liberi da copri termosifoni, mobiletti a incasso ed eventuali tende che rappresentano una barriera che impedisce all’aria di circolare liberamente, accentuando i consumi.
2) Eliminare la polvere dai termosifoni e ricorrere al deumidificatore. Per evitare che i muri si anneriscano a causa del riscaldamento, bisogna assicurarsi di effettuare una profonda pulizia delle colonne, eliminando la polvere che si è accumulata nei mesi estivi con le apposite spazzole presenti in commercio. Inoltre, per avere sempre il giusto livello d’umidità dell’aria, è necessario riempire d’acqua i deumidificatori e controllarne regolarmente il livello.
3) Finestre aperte sì, ma con un occhio all’orologio. Cambiare l’aria di una stanza non significa lasciare aperte le finestre per ore: bastano una decina minuti ed è meglio farlo la mattina appena alzati. Tutto il resto è spreco perché si raffredda inutilmente l’ambiente con un conseguente aumento dei consumi.
4) Chi ha un impianto autonomo utilizzi al meglio il termostato: temperatura sui 20°C e accensione in base alla routine quotidiana. Nelle case non si deve avere una temperatura superiore a 20°C. L’eccesso di calore, da un lato è dannoso alla salute, e dall’altro aumenta i consumi: basta un solo grado in più per innalzarli mediamente del 6% – 8%. Inoltre, chi è fuori casa tutto il giorno può garantirsi un ottimo comfort programmando il proprio termostato.
5) Installare le valvole termostatiche per riscaldare solo gli ambienti utilizzati e regolare la temperatura. Con una spesa minima si possono installare su ogni termosifone le valvole termostatiche, che permettono di impostare in ogni ambiente la giusta temperatura e di spegnere il riscaldamento in locali non utilizzati, evitando così sprechi.
6) Regolare dalla caldaia la temperatura dell’acqua dell’impianto. La distribuzione dell’acqua calda deve avvenire a una temperatura non superiore ai 45°C: ogni grado in più implica un aumento dei consumi (tra il 6% e l’8%). Verificare sulla caldaia la temperatura ed eventualmente regolarla.
7) Effettuare i controlli previsti dal produttore della caldaia e dalla legge. Far effettuare sempre da un manutentore professionista la manutenzione prevista dal produttore della caldaia e dalla legislazione vigente (il cosiddetto ‘controllo dei fumi’) permette di mantenere l’impianto efficiente e aiuta a risparmiare: una caldaia non efficiente può aumentare il consumo del gas anche del 30%.