Via libera della Commissione Lavori Pubblici del Senato in sede deliberante alla nuova legge contro il telemarketing selvaggio (Ddl S.2603), che prevede l’allargamento del registro delle opposizioni a tutti i numeri fuori elenco, compreso il mobile. La palla passa ora direttamente alla Camera per l’ok definitivo ad una legge attesa da tempo dai cittadini.
Registro delle opposizioni ampliato al mobile
Da oggi, quindi, grazie al Senato viene estesa dai soli numeri fissi in elenco a 117 milioni di utenze (fra cui i cellulari e tutti i numeri fissi non il elenco) la possibilità di opporsi alle chiamate commerciali indesiderate, allargando agli smartphone la tutela del registro delle opposizioni gestito dalla FUB (Fondazione Ugo Bordoni). Attualmente sono iscritti circa 1,5 milioni di cittadini, una goccia nel mare rispetto ai 13,5 milioni di numeri presenti negli elenchi pubblici e ancor più rispetto ai 115 milioni di linee fisse e mobili attive in Italia. Occorre fare iscrivere tutti, anche i circa 90 milioni di numeri di linee mobili e la nuova legge prevede proprio questo.
Siamo quindi sulla strada giusta per ampliare le tutele dei consumatori contro l’invasione delle chiamate commerciali indesiderate e moleste che tanto pesano sull’attività del Garante Privacy, fra i maggiori sostenitori di questo cambio di passo e promotore di alcune delle novità più rilevati contenute dal Ddl, fra cui la cancellazione di tutti i consensi rilasciati in passato dagli utenti per la creazione di liste consensate che siano una volta per tutte aggiornate.
Matteoli: legge attesa anche dai call center
“La Commissione Lavori pubblici e Comunicazioni del Senato ha approvato stamani, all’unanimità, in sede deliberante, la legge che modifica le modalità di iscrizione e funzionamento del Registro Pubblico delle Opposizioni” di cui al Dpr 178 del 2010. Lo comunica in una nota il presidente dell’organismo parlamentare, Altero Matteoli. “Si tratta – aggiunge Matteoli – di una nuova legge attesa non solo dai cittadini che non vogliono più ricevere telefonate commerciali ma anche dai tanti lavoratori che operano nei call center e che spesso hanno retribuzioni davvero modeste”.
“Credo che la Commissione, con il contributo di tutti i gruppi parlamentari, che ringrazio -sottolinea – abbia svolto in questi mesi un buon lavoro ascoltando le varie associazioni e le categorie interessate, trovando poi una sintesi normativa che ha portato al voto unanime. Penso che con la nuova legge ci sarà un migliore equilibrio tra i vari interessi: quello dei cittadini a non ricevere telefonate indesiderate e quello delle imprese che potranno utilizzare il telemarketing secondo regole più puntuali”.
“Auspico – conclude – che la Camera dei deputati, dove la legge sarà ora esaminata, possa approvarla in tempi rapidissimi potendo sfruttare il lavoro preparatorio e istruttorio svolto al Senato”.
Ranucci: stop a stolkeraggio telefonico
Soddisfatto Raffaele Ranucci, relatore sul disegno di legge a Palazzo Madama. Con il disco verde della Commissione Lavori Pubblici e Comunicazioni “si mette fine allo stalkeraggio telefonico da parte dei call center, a garanzia dei cittadini e anche degli operatori che fanno telemarketing in modo serio – ha detto Ranucci – E’ un risultato che ci dà grande soddisfazione, perché siamo riusciti a tenere insieme la possibilità di svolgere le attività promozionali e quindi la tutela di posti di lavoro, con il diritto dei cittadini a non essere infastiditi. E’ anche il risultato di una grande collaborazione tra le forze politiche, l’Authority e l’Esecutivo. Il Governo e il Pd lavorano costantemente per il bene dei cittadini e delle imprese”. “Ora ci auguriamo – conclude Ranucci – che la Camera possa approvare con celerità una legge attesa dai cittadini”.
Le novità
Più nel dettaglio il disegno di legge S.2603 “Nuove disposizioni in materia di iscrizione e funzionamento del registro delle opposizioni e istituzione di un prefisso unico nazionale per le chiamate telefoniche a scopo promozionale e di ricerche di mercato”, primo firmatario Jonny Crosio (Ln-Aut) prevede
- la possibilità per tutti di iscriversi al registro delle opposizioni, anche con numeri cellulari e anche in caso di telefoni fissi non iscritti negli elenchi telefonici.
- Con l’iscrizione, si intendono revocati tutti i consensi al trattamento dei dati personali espressi in precedenza.
- Viene esplicitamente vietata la cessione di elenchi telefonici a terzi e la violazione dei divieti introdotti prevede sanzioni, fino alla sospensione e alla revoca della licenza per gli operatori.
- Altri punti fondamentali del testo: è vietato il ricorso ai compositori automatici per la ricerca dei numeri (stop quindi alle chiamate mute).
- viene introdotto l’obbligo al ricorso di un prefisso specifico unico (una novità che a livello Ue entrerà in vigore nel 2018), in modo che chi riceve la chiamata, anche se non è iscritto al registro delle opposizioni, possa riconoscere che si tratta di una telefonata commerciale (addio ai numeri fantasma).
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