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Telegram, l’arresto di Durov fa cambiare le politiche del social contro le fake news. Ecco tutte le novità

Dopo il suo fermo a Parigi (e il successivo rilascio su cauzione di 5 milioni), il fondatore e Ceo di Telegram, Pavel Durov, pur criticando le indagini delle autorità transalpine (“ricorrere a leggi dell’era pre-smartphone per accusare un amministratore delegato di crimini commessi da terzi sulla piattaforma che gestisce è un approccio errato”), assicura di intensificare gli impegni per contrastare la criminalità sull’app di messaggistica.

Mentre il 99,999% degli utenti di Telegram non ha nulla a che fare con la criminalità, lo 0,001% coinvolto in attività illecite offre una cattiva immagine all’intera piattaforma mettendo a rischio gli interessi del nostro quasi miliardo di utenti”, il commento di Durov in un suo post sulla stessa applicazione.

Inoltre, il Ceo di Telegramdefinito dal ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, “troppo libero nella gestione della piattaforma di messaggistica mondiale – annuncia sia la rimozione della funzionalità “People nearby” (persone vicine), “utilizzata da meno dello 0,1% degli utenti e che presentava criticità con bot e truffatori” sia l’introduzione di “Businesses nearby” (attività vicine) per supportare “attività commerciali legittime e verificate”.

Modifiche alla moderazione e nuovi giveaway

E ancora, Durov comunica la disattivazione del caricamento di nuovi contenuti multimediali sulla piattaforma di blogging Telegraph, blog di Telegram, “che pare essere stata utilizzata impropriamente da attori anonimi” nonché le modifiche alla moderazione, che si trasforma in questo modo “da un ambito di critica ad uno di lode”.

C’è di più. Ora su Telegram i proprietari di canali e gruppo sono in grado di organizzare giveaway per promuovere le proprie community premiando membri casuali (e così ottenere, ad esempio, lo sblocco della pubblicazione di storie all’interno dei canali). Senza dimenticare che c’è l’opportunità di donare le “stelle” di Telegram per acquistare beni digitali nelle mini app (o per accedere a contenuti a pagamento nei canali)

Aggiornata la sezione FAQ di Telegram

La piattaforma di Durov cambia dunque registro e aggiorna (anche) le “domande frequenti”. Adesso, infatti, la sezione FAQ di Telegram indica in modo chiaro come segnalare all’amministrazione i contenuti illegittimi e fake news – usando il pulsante “segnala” integrato nell’app – e, in parallelo, fornisce informazioni di contatto in rapporto ai servizi di messaggistica che accettano questi messaggi. Inoltre gli utenti hanno l’opportunità di inviare una richiesta di rimozione ad abuse@telegram.org inserendo un rimando all’oggetto che richiede attenzione (messaggio oppure canale). I reclami che riguardano la violazione del diritto d’autore sono accettati anche via e-mail a dmca@telegram.org.

Infine, come riporta la stampa estera – il tema è stato affrontato anche su Decrypt – nella sezione FAQ è scomparsa la dichiarazione secondo la quale il servizio non accetta tutte le chat su Telegram, incluse quelle di gruppo, gli incontri privati nonché le richieste di diffusione delle informazioni scambiate. Come spiega la stampa russa, la dichiarazione sulla privacy delle chat è stata semplicemente spostata all’interno di un’altra sezione della piattaforma di Durov (che in un altro post su Telegram omaggia i propri sostenitori con un “grazie a tutti per il vostro supporto e amore!”).

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