Mentre Facebook ha annunciato l’arrivo di Libra nel 2020, Telegram sta lavorando in segreto da un anno ed ora è pronta a lanciare entro ottobre prossimo la sua criptovaluta: “Gram”. A darne notizia è il New York Times, a cui alcuni investitori della futura valuta hanno dichiarato, in forma anonima, che i Gram potrebbero essere disponibili entro ottobre, termine entro cui Telegram ha promesso agli investitori la deadline altrimenti è costretta a restituire il denaro raccolto per la criptovaluta, che ammonta a 1,7 miliardi di dollari. Ai venture capital e ai grandi investitori, la società ha garantito un forte sconto sui token che saranno lanciati da Telegram.
Gram sarà una valuta online indipendente dall’app di messaggistica e i due fratelli russi Nikolai e Pavel Durov fondatori di Telegram mirano a creare un servizio accessibile che sia più facile da usare rispetto ad altre criptovalute come il Bitcoin, ancora confinate in un mercato relativamente piccolo. 200-300 milioni sono gli utenti di Telegram, che potrebbero utilizzare la criptovaluta, per questo motivo l’applicazione probabilmente sarà implementata con una funzione che permetta l’accesso diretto a un portafoglio digitale.
Come funzionerà Gram, la cripotvaluta di Telegram
Gram è la nuova criptovaluta di Telegram dell’ecosistema TON, Telegram Open Network. Il Telegram Open Network è la blockchain che regolerà la diffusione della criptovaluta di Telegram, i cosiddetti «Gram», e le transazioni nella piattaforma tra vari attori. Si tratta, però, di molto più che una blockchain, o «struttura a blocchi»: come il documento redatto da Nikolai Durov specifica già nelle prime pagine, il TON è una «blockchain di blockchain», l’unica struttura che, grazie alle sue mastodontiche dimensioni, alla sua articolazione orizzontale e verticale assieme e all’implementazione di molte altre tecnologie proprietarie, può permettersi di mantenere la frequenza delle transazioni alla folle cifra di milioni di unità al secondo. Una volta rilasciati i Gram, Telegram ha affermato che la criptovaluta sarà governata, appunto, da una rete decentralizzata di computer che non darà alla compagnia il controllo, che ricordiamo è una società senza scopo di lucro.