Con l’arrivo dell’estate, aumenta il tempo che i bambini trascorrono su tablet e smartphone. Spesso per giocare con le app.
Bisogna fare molta attenzione ed evitare che i più piccini stiano troppo tempo su internet, magari senza essere sorvegliati.
Le nuove app possono nascondere insidie per i più piccini che possono diventare facili prede di pedofili o in generale malintenzionati, che potrebbero essere agevolati dalla combinazione di realtà aumentata e geo-localizzazione.
La più rischiosa sembra essere proprio Pokémon Go che sta impazzando in questa calda estate. Disponibile in Italia dalla metà di luglio, con previsti incassi per oltre 1 miliardo di dollari all’anno su cala globale, Pokémon Go ha contagiato grandi e piccini (Infografica – Tutto quello che dovete sapere su Pokémon Go).
Si sono già verificati diversi incidenti stradali. In Italia è stato investito a Teramo un 14enne a caccia di mostriciattoli. Si sono verificati episodi simili anche all’estero.
Si infiamma la polemica.
Questa volta però a lanciare l’allarme è Telefono Azzurro che ricorda di fare attenzione ai potenziali rischi di alcuni giochi online per bambini e adolescenti proprio in un momento delicato e critico come il periodo estivo, in cui i più piccoli non vanno a scuola, hanno più tempo libero, sono più soli e quindi sempre più “connessi”.
Per promuovere il tema della sicurezza in Rete, Telefono Azzurro ha lanciato la campagna Diventa Un Digital Supporter #TAdigitalsupporter, che mira a costituire una rete di volontari digitali pronti a diffondere attraverso i social informazioni e materiali sul tema dell’Internet sicuro e segnalare potenziali pericoli. chiamando subito l’1.96.96 o scrivendo a www.azzurro.it/chat.
In una nota Telefono Azzurro spiega che “La realtà aumentata e la geolocalizzazione, che costituiscono i principi fondamentali del gioco, rischiano di esporre i piccoli giocatori a non pochi pericoli, primo fra tutti l’adescamento da parte di adulti malintenzionati, con gli scopi più diversi, dalla rapina all’abuso sessuale”.
Pokémon Go coniuga, infatti, le basi del videogioco con il mondo reale: per catturare i Pokémon occorre spostarsi fisicamente nello spazio.
Episodi come quello del Missouri, dove tramite l’applicazione quattro rapinatori armati hanno attirato e derubato 11 adolescenti in una zona isolata, non devono più accadere. Così come devono essere scongiurati i rischi di investimenti o incidenti stradali, per distrazione.
Ernesto Caffo, Presidente di Telefono Azzurro e docente di Neuropsichiatria Infantile, commenta: “Nel mondo virtuale, purtroppo, le differenze di età sono annullate. E questo rischia di essere una grossa fonte di pericoli per i minori, che si ritrovano soli e senza difese, esposti alle mire di malintenzionati”.
“E’ proprio in questi spazi – aggunge Caffo – che si insinuano sempre di più i fenomeni dell’adescamento online e della pedofilia. Da un lato, occorre che bambini e ragazzi sviluppino una maggiore responsabilità nell’uso di questi strumenti. Su questo Telefono Azzurro promuove, da anni, attività di prevenzione, formazione nelle scuole, ascolto e intervento, con l’obiettivo di promuovere un uso sicuro del web. Dall’altro, sono le aziende sviluppatrici di nuove tecnologie a dover giocare un ruolo chiave per garantire che gli strumenti da loro promossi non possano in nessun modo mettere a rischio i minori”.