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Telecom: la Germania vuole regole leggere (a favore di Deutsche Telekom)

Angela Merkel

Angela Merkel

Mentre in Italia tiene banco la possibile fusione tra Orange e Telecom Italia, la Germania fa pressing in Europa per ottenere meno vincoli dalla Ue e andare così incontro alle richieste del campione nazionale Deutsche Telekom, che da tempo sta spingendo per un alleggerimento delle norme in cambio di un’accelerazione sugli investimenti.

Secondo quanto si può leggere in un documento anticipato dal sito Euractiv, il Governo tedesco chiede norme ‘light’ per accelerare gli investimenti nel settore delle telecomunicazioni e una chiara divisione delle regole per dare maggiore autonomia ai regolatori nazionali.

Nel position paper, Berlino ribadisce la necessità di “una riduzione della portata e della complessità della regolamentazione telecom” e chiede di incentivare gli investimenti, abbandonando la regolamentazione ex-ante in favore di norme specifiche per il settore e di un sistema di valutazione ex-post.

La Germania, inoltre, non ritiene più necessario che Bruxelles debba esaminare ogni singola misura di ciascuno dei 28 regolatori nazionali.

Il regolatore tedesco, in particolare, è finito al centro delle critiche per aver approvato lo scorso anno il piano di investimenti di Deutsche Telekom, basato sul vectoring e sulla tecnologia G.Fast.

Secondo quanto stabilito dal regolatore l’upgrade della rete in rame verrà concesso a condizione che Deutsche Telekom dia accesso alla nuova tecnologia ai suoi rivali: potrà negarlo solo nelle aree dove sono disponibili reti alternative.

Ma lo stesso i competitor ritengono che la decisione ostacolerà il loro accesso alla rete dell’ex monopolista.

Non a caso, la posizione del Governo è simile a quella adottata da Deutsche Telekom nell’ambito della consultazione pubblica lanciata dalla Commissione europea e chiusa a dicembre. L’ex monopolista tedesco ha chiesto infatti di “…sostituire il severa, invadente e macchinoso meccanismo di approvazione ex-ante con una leggera vigilanza regolamentare da parte del regolatore nazionale”.

Per fare un esempio, il Ceo di Deutsche Telekom, Tim Hoettges ha fatto in qualche occasione il paragone con l’industria automobilistica “dove nessuna autorità stabilisce che tipo di veicolo costruire”. Nel settore delle telecom, invece, “devono dirmi se sto usando una tecnologia ‘buona’ o una ‘cattiva’ tecnologia”, quando “nessun consumatore s’interessa alla tecnologia”.

Le richieste del Governo tedesco e la posizione di Deutsche Telekom si inseriscono nel processo di riforma delle regole in capo al settore delle telecomunicazioni, che la Commissione europea dovrebbe presentare entro la fine di quest’anno.

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