Convergenza

Telecom Italia, pronto l’accordo con Mediaset per la fibra

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Presto anche i contenuti di Mediaset viaggeranno sull’ultrabroadband dell’operatore tlc.

Accordo tra Telecom Italia e Mediaset in dirittura d’arrivo. Lo hanno confermato i vertici dell’operatore tlc, facendo capire che ormai le trattative sono entrate nella fase finale con la definizione degli ultimi dettagli.

Dopo Sky Italia, quindi, anche i contenuti del Biscione si preparano a viaggiare sulla fibra ottica di Telecom per rispondere alle nuove esigenze dei telespettatori sempre più orientati verso i servizi quad play che mettano insieme rete fissa e mobile, connessione internet e tv.

L’audiovisivo si sposta sempre più sul web con l’aumento della fruizione da dispositivi mobili.

La convergenza tra media e tlc è ormai una realtà, anche da noi.

All’orizzonte c’è anche l’arrivo in autunno di Netflix per i contenuti in streaming e l’ingresso della francese Vivendi nel capitale di Telecom (14,9%) porterà molte altre soprese.

Intanto perché anche la media company ha una sua pay tv, Canal+, una sua major musicale, la Universal, e da ieri è diventata proprietaria anche della piattaforma di video musicali, Dailymotion, e userà ovviamente le reti di Telecom per trasportare i propri contenuti.

Dal prossimo autunno partirà in Italia una nuova stagione per il mercato televisivo e delle telecomunicazioni. Una stagione ricca di novità che rappresenterà un’importante svolta. E il mercato è in fibrillazione.

Occhi puntati su Telecom Italia, Vivendi e Mediaset

Nei prossimi giorni si terrà il primo incontro fra i vertici di Telecom Italia e di Vivendi. Contemporaneamente sembra ormai a un passo l’accordo commerciale fra Telecom e Mediaset sui contenuti Premium da trasmettere in banda ultralarga, peraltro anticipato giorni fa da Pier Silvio Berlusconi e che potrebbe essere al centro di grandi manovre concepite assieme al presidente di Vivendi Vincent Bolloré con in ballo anche Sky che avrebbe fatto un’offerta per rilevare Premium.

“Siamo molto vicini. Siamo veramente ai dettagli. E’ un accordo molto interessante e la logica è sempre quella di trasformare Telecom in una piattaforma aperta per la distribuzione dei contenuti Premium per raggiungere la customer base in modo efficiente”, ha ribadito l’Amministratore delegato Marco Patuano, in occasione di un convegno alla Camera.

“Le prime esperienze che abbiamo fatto con Sky – ha aggiunto – sono molto positive. Daremo i numeri con i risultati del 30 giugno”.

 

L’accordo Telecom-Mediaset

L’asse sulla tv a pagamento potrebbe servire a dare una spinta alla redditività del gruppo di tlc ancora inadeguata e che, pertanto, lascia insoddisfatti i consiglieri. Da un lato il board ritiene che sul fronte dei costi la gestione possa fare di più, dall’altro c’è insoddisfazione sui ricavi.

A differenza dell’intesa Telecom-Sky, non avendo Mediaset un proprio decoder, perché la sua pay tv viaggia sul digitale terrestre, l’accordo potrà prevedere di veicolare i contenuti direttamente sulle tv connesse oppure attraverso la piattaforma dell’incumbent.

Anche se c’è da dire che Pier Silvio Berlusconi ha annunciato nei giorni scorsi che il gruppo sta lavorando a un nuovo decoderche potrà ricevere digitale terrestre, banda larga e satellite e sarà pronto a gennaio 2016″.

Al vaglio anche un “un’offerta pay sul satellite” che dovrebbe partire “a febbraio-marzo”, in grado di sfruttare anche su un’altra piattaforma l’ampio portafoglio di diritti acquisiti da Premium in esclusiva, a partire da quelli per la Champions League 2015-2018.

In contemporanea con la definizione dell’asse con Premium, quindi tra due settimane, è previsto l’incontro fra il presidente Giuseppe Recchi, accompagnato da Patuano, e Bolloré affiancato probabilmente dal Ceo di Vivendi Arnaud de Puyfontaine.

“Nei prossimi giorni incontreremo i rappresentanti di Vivendi – ha aggiunto Patuano – come si incontrano i rappresentanti di un grande azionista”.

E’ possibile che approfittando della venuta in Italia, Bolloré che è anche il secondo azionista di Mediobanca, abbia incontri istituzionali: con il governo e in particolare con il Premier Matteo Renzi e il Ministro per lo Sviluppo economico Federica Guidi.

“A valle dell’incontro ci sono molte più possibilità di dimostrare quali saranno i prossimi passaggi”, ha chiarito il manager a chi gli chiedeva quali saranno le prossime tappe in materia di governance dopo l’arrivo del gruppo francese.

Sfida sui contenuti sportivi

Lo sport in tv, si sa, in Italia funzione bene, anzi molto bene. Ce lo dicono i dati dell’audience e viene confermato anche dai grossi investimenti che i broadcaster sono disposti a realizzare per assicurarsi i pregiati diritti tv.

Non a caso Mediaset ha sborsato circa 700 milioni di euro per la Champions League 2015-2018.

Sky non si è tirata indietro. Ieri la pay tv di Rupert Murdoch ha presentato l’offerta calcio per la prossima stagione.

A chi ieri ha chiesto al vicepresidente di Sky, Jacques Raynaud, se il gruppo avesse intenzione di rilanciare sulla Champion, è stato risposto che si tratta “di un discorso chiuso. Magari in futuro potranno aprirsi nuovi scenari, ma io al momento non posso dire nulla di più”.

La sfida resta sul calcio italiano, dove Sky ha portato a casa i diritti della Serie A: “Vogliamo raccontare tutte le realtà, dalle più importanti a quelle più piccole della serie B”.

Con l’esclusiva della serie B si parla di 1.619 partite live di cui 1.365 in diretta esclusiva. Un terreno, quello della Serie B, che dalle parti di Sky vedono come molto qualificante per spingere, anche fuori dalle città maggiori, l’offerta sulla fibra con Telecom Italia.

Formula 1, e Moto Gp guidano poi la carica degli altri sport che il gruppo della galassia Murdoch punta a valorizzare anche con le tecnologie disponibili: da SkyGo a Sky online fino all’Hd. Cosa, questa, ovviamente valida anche per il calcio con un menu che oltre al campionato italiano comprende quelli esteri (Bundesliga e Premier ci sono già e per Ligue 1 e Liga spagnola sono in corso trattative) con l’esclusiva di Fox Sports, oltre alle qualificazioni per Euro 2016 in Francia.

Attenzione però alla novità riguardante i canali dedicati a Juventus e Roma. Saranno resi disponibili, senza sovrapprezzo come avvenuto finora, per gli abbonati Sky. Ancora da decidere se con il pacchetto Calcio o Sport.

A ogni modo Sky con una nota fa presente che “in questo modo sarà anche possibile rivedere le partite casalinghe e fuori casa di Champions League dalla mezzanotte del giorno di gara”. Gli abbonati a questi due canali finora non supererebbero le 40 mila unità. Ma non c’è dubbio che Sky ha raccolto la sfida lanciata da Mediaset, puntando alla fidelizzazione degli attuali abbonati tifosi di Juventus e Roma, squadre che saranno impegnate in Champions. Nell’attesa di un eventuale accordo su Premium, la partita fra Sky e Mediaset resta aperta.

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