3.500 comuni raggiunti dalla banda larga mobile 4G e 130 città coperte dalla fibra ottica: sono i numeri del broadband targato Telecom Italia, illustrati oggi dall’ad Marco Patuano alle Associazioni dei Consumatori.
Numeri, ha detto il manager, che non solo confermano l’impegno dell’operatore storico nello sviluppo delle reti a banda larga di nuova generazione, ma che evidenziano anche il superamento dei target che l’azienda si era prefissata per il periodo 2014-2016.
“Stiamo facendo molto per dotare il Paese di reti di nuova generazione e continueremo a farlo sempre di più”, ha detto Patuano, illustrando ai consumatori tutta una serie di novità per il futuro.
Innanzitutto sul fronte della semplificazione tariffaria: dal 1° maggio la linea telefonica di casa evolverà verso un’offerta di tipo “tutto compreso” battezzata ‘Tutto Voce’ che include, per 29 euro al mese, chiamate illimitate verso tutti i telefoni fissi e i cellulari nazionali.
L’offerta, spiega Telecom in una nota, allineandosi alle tendenze del mercato, supera la tradizionale distinzione in bolletta tra il costo per l’accesso al servizio telefonico (il canone, insomma) e quello sostenuto per effettuare le chiamate. Per i consumatori che oltre alla linea telefonica di base utilizzano anche il l’ADSL, il costo mensile sale a 44,90 euro al mese e include connessione illimitata e tutte le chiamate verso i telefoni fissi e i cellulari nazionali.
Per agevolare la diffusione della banda larga e dell’ultrabroadband, quindi, la società offrirà internet gratis per un anno chi è cliente da oltre 10 anni e usa soltanto i servizi voce, mentre chi è già cliente ADSL potrà passare alla fibra allo stesso prezzo. Chi invece non intende aderire alle offerte flat potrà comunque scegliere tra varie opzioni, tra le quali un’offerta con traffico voce a consumo che prevede un costo di abbonamento di 19 Euro al mese.
Da luglio, quindi, la bolletta diventa mensile, per dare ai clienti maggiore consapevolezza delle spese telefoniche sostenute.
Patuano, infine, ha lanciato l’operazione ‘rebranding’: dal 206 TIM resterà il solo marchio commerciale della società.