Inizia oggi il processo di quotazione di Inwit, la società delle torri di Telecom Italia. L’Ipo durerà fino al 17 giugno allo scopo di quotare fino al 40% della società, ma “siamo ben disposti a scendere sotto il 50%” dice l’amministratore delegato Marco Patuano, aggiungendo che Telecom Italia è interessata a mantenere un collegamento industriale, non un atteggiamento di controllo, con un ruolo di governance nel Cda, senza preclusioni a scendere anche sotto ilo 50%.
“Utilizzeremo parte dei fondi provenienti dall’Ipo di Inwit per la riduzione del debito”, “ma diciamo che una parte di queste risorse verrà allocata nel piano per la banda larga, sia fissa che mobile”, ha aggiunto Patuano. La forchetta indicativa di prezzo è compresa fra un minimo di 3,25 euro per azione e un massimo di 3,9 euro, per una valorizzazione complessiva della società compresa tra 1,95 e 2,34 miliardi di euro. L’incasso previsto dalla quotazione del 40% è di 800-900 milioni di euro.
L’obiettivo dichiarato dell’operazione è fare di Inwit “la prima società di torri nazionale, con un management indipendente, un board composto in maggioranza da consiglieri indipendenti e una governance in grado di assicurare una best practice nell’interesse che l’estrazione di valore venga espressa sia negli interessi della capogruppo sia in quello degli azionisti che prenderanno parte a questa quotazione”.
“Abbiamo voluto costruire Inwit in modo tale che fosse leggera dal punto di vista della struttura finanziaria, ossia che avesse poco debito – aggiunge Patuano – vogliamo infatti che diventi protagonista nel processo di consolidamento del settore che – ne siamo certi – avverrà in futuro”.
“Ad oggi Inwit consta integralmente di torri telecom e siamo convinti che il massimo delle sinergie si realizzino nelle torri telecom anche se, qualora si presentassero altre occasioni, le valuteremo (…) – chiude l’amministratore delegato – L’obiettivo principale sono le torri telecom. Qualora ci fossero operazioni di consolidamento e si liberassero torri, potremmo presentare un’offerta”. Nessuna chiusura preventiva ad un eventuale consolidamento con RaiWay.