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Telechirurgia a distanza con il 5G, il Report del primo intervento a Milano

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Pubblicato sugli Annals of internal medicine il Report dell’operazione alla gola effettuata da remoto, su rete 5G, con un robot teleguidato. L’intervento è avvenuto a Milano ad alcuni km di distanza tra la sala operatoria e la console da cui ha operato il chirurgo.

I robot in chirurgia non sono una novità. Nel tempo l’informatica e le tecnologie digitali hanno reso la medicina sempre più innovativa ed avanzata, soprattutto per le soluzioni di telepresenza e di chirurgia a distanza.

All’ospedale San Raffaele di Milano è stata portata a termine la prima operazione alla gola tramite sistema robotico guidato da remoto grazie alla rete 5G. il chirurgo, infatti, si trovava a diversi km di distanza dalla sala operatoria, esattamente al Vodafone Village.

Gli strumenti impiegati per effettuare questo delicato intervento da lontano sono stati un tablet, occhiali con display 3D e un dispositivo joystick ad elevata sensibilità, per guidare il robot nell’esecuzione dell’operazione.

Il Report dell’Iit di Genova

La telechirurgia è ormai considerata una frontiera tra le più rilevanti nella medicina del XXI secolo, in particolare uno degli ambiti di applicazione più promettenti dell’eHealth.

Un Report dell’operazione, realizzato dall’Istituto Italiano di Tecnologia (Iit), è stato pubblicato oggi sugli Annals of internal medicine.

L’operazione ha dimostrato che operare chirurgicamente da remoto non solo è possibile, ma è fattibile sia in situazioni straordinarie, sia di routine”, si legge su inews.co.uk.

La telechirurgia – si legge sempre Report riportato nell’articolo – può essere indispensabile in ospedali da campo per calamità naturali, ad esempio, o in caso di pandemia, come ora, di distanziamento sociale tra chirurgo, assistenti e paziente”.

L’operazione in 5G

Il robot teleguidato in 5G ha praticato un’incisione al collo del paziente necessaria per l’asportazione di due corde vocali, portando a termine una cordectomia, esattamente come nel caso di un’operazione dal vivo.

Il 5G ha consentito al chirurgo lontano km di eseguire movimenti molto precisi, che richiedevano estrema sensibilità sia nelle mani dell’esperto, sia nei device impiegati.

Entrambi i siti, al Vodafone Village e al San Raffaele, erano dotati di videocamere e sensori acustici, per migliorare al massimo sia la comunicazione tra tutti i soggetti coinvolti, sia le condizioni di lavoro per il team di medici e quelle psicofisiche del paziente.

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