Dopo sette anni consecutivi di contrazione dei ricavi, i fatturati delle telco europee torneranno a crescere nel 2017. E’ quanto emerge dallo studio annuale di settore condotto da Arthur D. Little ed Exane Parisbas, dove si prevede “una progressiva stabilizzazione dei ricavi di qui al 2016 e un ritorno alla crescita nel 2017 ad un tasso medio dell’1% all’anno”, sostiene Antoine Pradayrol, analista di Exane BNP Paribas.
La svolta nel 2017 è confermata dal 59% dei 110 dirigenti di 17 paesi europei interpellati nello studio, che si dicono ottimisti e che vedono la rirpesa avvicinarsi. Una crescita che sarà moderata, ma simbolica dopo anni di flessione.
La ripresa per le telco sarà legata alla diffusione della banda ultralarga. “Gli operatori commercializzano la banda ultralarga a prezzi più cari rispetto all’Adsl e la progressiva migrazione dei clienti verso la fibra garantirà introiti maggiori”, dice Bertrand Grau, analista di Arthur D. Little.
Sul fronte del mobile, la guerra dei prezzi diffusa in diversi paesi della Ue ha provocato una flessione fino al 30% dei ricavi, in particolare in Francia, dove l’operatore low cost Free ha sparigliato il mercato. Ma l’onda lunga del consolidamento è in atto e potrebbe coinvolgere diversi paesi, fra cui anche l’Italia con la fusione fra Wind e 3 Italia che sembra più vicina. Un trend che secondo gli analisti contribuirà ad una ripresa dei fatturati delle telco.
La fonte maggiori di ricavi per le telco, secondo il report, arriverà dal traffico dati e in particolare dai video. In questo senso, aumentano i contatti fra telco e OTT (Amazon, Facebook, Netflix, Google ecc) per condividere i ricavi in maniera più equa.
Secondo il report, in futuro si materializzeranno diverse alleanze commerciali e accordi di distribuzione fra telco e OTT.
