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Telco e tech company Usa, ‘santa alleanza’ sulla cybersecurity

Le principali società di tecnologia e telecomunicazioni americane stanno collaborando congiuntamente per affrontare i problemi relativi alla sicurezza informatica.

Lo scorso febbraio infatti, l’Information Technology Industry Council (ITI) e USTelecom hanno annunciato la creazione del Consiglio per la sicurezza dell’economia digitale “Council to Secure the Digital Economy (CSDE)”.  Obiettivo del consiglio: unire le forze per combattere hacker, malware, botnet e affrontare ogni tipo di vulnerabilità tecnologiche che potrebbero portare a delle violazioni di dati sensibili.

I partner del consiglio includono Akamai, AT&T, CenturyLink, Ericsson, IBM, Intel, NTT, Oracle, Samsung, SAP, Telefonica e Verizon.

“Poiché il nostro mondo iperconnesso diventa sempre più dipendente dall’infrastruttura di comunicazione e da Internet, le minacce all’ecosistema digitale globale sono diventate più frequenti, sofisticate e consequenziali”, ha dichiarato il presidente di USTelecom, Jonathan Spalter, in un comunicato che annuncia il nuovo consiglio. “Il CSDE riflette un impegno condiviso attraverso la leadership del settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione globale per perseguire la mitigazione della sicurezza tanto intensamente quanto l’innovazione digitale”, ha proseguito.

John Miller, vicepresidente della cibersicurezza presso ITI, ha dichiarato che i due gruppi sono particolarmente preoccupati per le minacce globali alla cibersicurezza come le botnet, che potrebbero potenzialmente danneggiare internet in tutto il mondo. Miller e Robert Mayer, vicepresidente della cibersicurezza di USTelecom, hanno spiegato che vogliono utilizzare il nuovo consiglio per aiutare a sviluppare un sistema per una risposta coordinata tra le aziende a tali minacce.

L’iniziativa è stata accolta con favore dai funzionari governativi. “Esprimo il plauso a ITI, USTelecom e ai loro membri per essersi spinti in avanti e affrontare le sfide di un’economia digitale più sicura sviluppando iniziative strategiche da un approccio TIC più integrato e collaborativo”, ha affermato Chris Krebs del Department of Homeland Security. “Questo è esattamente il tipo di collaborazione industriale necessario per contribuire a inquadrare le questioni importanti attraverso un obiettivo dell’economia digitale condivisa”.

La Casa Bianca lo scorso 16 febbraio aveva pubblicato un rapporto del CEA (Council of Economic Advisors) secondo il quale i costi economici derivati dal crimine informatico nel 2016 erano compresi tra 57 miliardi e 109 miliardi di dollari. Il rapporto conclude che per proteggersi da tali attacchi è necessario migliorare e aumentare la cooperazione tra il settore pubblico e privato.

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