L’Iran è offline. Il Governo ha spento Internet “per impedire sia ai manifestanti di organizzare le proteste in corso con i social sia per evitare la diffusione online di video e foto delle violenze”. A raccontarcelo è una cittadina iraniana, che chiede l’anonimato: vive a Roma e non ha notizie dei suoi familiari da venerdì scorso, da quando la connessione ad Internet è stata bloccata per quasi tutta la popolazione. Netblocks, sito che monitora la situazione di Internet nel mondo, ha riferito che oggi la Rete in Iran è al 4% rispetto ai normali livelli. (Nel grafico il momento dello spegnimento di Internet).
Key4biz. Da quando il Governo ha spento Internet e perché?
Da 4 giorni, perché due motivi principali. I cittadini possono utilizzare Internet per organizzare le manifestazioni, ma con questo blocco della Rete il Governo può utilizzare la violenza per contrastare le proteste senza consentire la pubblicazione di foto e video sui social. Infatti, Il Governo ha spento Internet anche perché non vuole che il mondo sappia cosa sta succedendo in Iran, perché la gente condivide i video su Instagram e Facebook.
Key4biz. Come ti informi sulle manifestazioni in corso in Iran?
Da giorni non sappiamo molto, ma ci sono alcune persone che condividono i video sui social, come Instagram, con l’hashtag #iranprotests, ma non sappiamo come hanno accesso a Internet. Ma generalmente non sappiamo tanto adesso.
Key4biz. Perché sono nate le proteste?
L’Iran è un Paese ricco, ma sono i governanti a godere di questa ricchezza, perché i cittadini sono poveri. La scintilla che ha fatto scoppiare le proteste è stato l’aumento del prezzo del petrolio, è stato triplicato! E di conseguenza sono lievitati i prezzi dei carburanti e di tutto il resto di cui le persone hanno bisogno. Ma come dicevo, la maggioranza dei cittadini è povera.
Key4biz. Quante persone sono state uccise durante le proteste?
Non sappiamo con precisione, ma ogni giorno vengono uccise tante persone. Amnesty International denuncia oltre 100 morti e di cecchini che sparano sulla folla.
Key4biz. Cosa ti aspetti e chiedi all’Italia? E agli altri Stati?
Vogliamo che altri Paesi conoscano queste proteste, perché sono sconosciute nel resto del mondo, ignote anche a molti giornalisti, nonostante gli iraniani all’estero protestino per sostenere le proteste in Iran. Per esempio, ieri e oggi hanno manifestato a Roma in piazza Venezia.