I motori di ricerca, gli mp3, gli smartphone e i tablet, il Wi-Fi, il cloud computing e internet sul mobile sono solo alcune delle tecnologie che hanno cambiato negli ultimi decenni la nostra vita privata, pubblica e lavorativa. E quali sono le nuove “disruptive”?
Oggi focalizziamo l’attenzione su queste cinque: intelligenza artificiale, blockchain, robot, realtà virtuale e aumentata.
Intelligenza artificiale
Per Intelligenza artificiale si intende la capacità delle macchine di simulare i processi cognitivi umani: dall’apprendimento di contenuti alla loro elaborazione, anche attraverso un processo di auto-correzione. I potenti computer usano questi ‘neuroni’ artificiali per analizzare volumi massicci di dati. I sistemi possono imparare dai loro errori e dai loro successi, proprio come facciamo noi umani, e ottenere così migliori performance. Per esempio l’AI è già utilizzata nella selezione del personale: perché un cacciatore di teste dovrebbe leggersi 300 Cv se una macchina con intelligenza artificiale ne può selezionare, in breve tempo, i migliori 10 in base a determinati criteri?. E ancora: l’AI ha un enorme potenziale per ridurre il tempo e migliorare l’efficienza nel lavoro legale. Immaginate un avvocato quanto tempo impiega a leggere faldoni di sentenze e volumi di norme giuridiche. Per ottimizzare il tempo ed evitare l’errore umano importanti studi legali internazionali hanno iniziato a sviluppare proprie piattaforme di intelligenza artificiale, così come sta avvenendo nel mondo dei media: la startup AI più finanziata è cinese, Bytedance, che grazie alla tecnologia di data mining raccoglie le abitudini degli utenti sui social network e poi è in grado di offrire loro notizie personalizzate. Più passano i giorni più l’intelligenza artificiale sarà applicata in ogni settore. Sarà irrinunciabile.
Blockchain
La Blockchain è un database distribuito, una ‘catena di Sant’Antonio’ in rete, che sfrutta la tecnologia peer-to-peer per consentire a chiunque di accedere e diventare così in un anello della catena. È una sorta di libro contabile in cui sono registrate tutte le transazioni, fatte in Bitcoin dal 2009 ad oggi, un sistema di verifica aperto che non ha bisogno del benestare delle banche per effettuare una transazione. La prima e più conosciuta applicazione della tecnologia blockchain è la visione pubblica delle transazioni per i bitcoin, che è stata ispirazione per altre criptovalute e progetti di database distribuiti. Ogni blockchain è pubblica, chiunque può consultarla perché è accessibile sul web. Ogni dieci minuti, tutte le transazioni in bitcoin vengono aggiornate e immagazzinate un blocco, concatenato con quello precedente, il che crea appunto una catena, uno storico. Settore bancario, immobiliare e tributi sono solo tre degli ambiti in cui la blockchain può migliorare il processo.
Robot
Oltre a somigliare esteticamente sempre di più agli esseri umani i robot oggigiorno vengono utilizzati in diverse attività. L’Italia è il terzo Paese esportatore al mondo col di robot con il 7,8% del mercato. A livello di segmenti di mercato, il sistema sanitario è il più promettente, con una spesa attesa nel periodo 2016 – 2019 di 7,2 miliardi di dollari. L’agricoltura viene subito dopo, con una spesa di 5,7 miliardi di dollari, quindi la logistica (5,3 miliardi) e la Difesa (3,3 miliardi). Ma la grande applicazione dei robot ha suscitato la forte critica di Bill Gates, fondatore di Microsoft: “I robot stanno rubando il lavoro agli umani e per questo motivo i governi dovrebbero far pagare loro le tasse, così come è un dovere farlo per qualsiasi lavoratore”. Ma si può frenare il progresso tecnologico? No. Allora non sarebbe meglio far svolgere ai robot lavori meccanici e frustranti e impiegare uomini e donne in lavori in cui le capacità umane sono imprescindibili? Oppure sfruttare il talento umano per dar vita a nuovi lavori che i robot ancora non sono in grado di svolgere?
Realtà aumentata
Per capire la realtà aumentata basta fare riferimento a Pokemon Go, e ai suoi personaggi che hanno “invaso” le strade di mezzo mondo. La realtà aumentata è la tecnologia che mescola le immagini digitali e le informazioni con il mondo reale. E sempre più videogiochi e applicazioni saranno sviluppate in questo senso. Il simbolo della realtà aumentata sono i Google Glass, una sorta di computer indossabile: il desktop si visualizza sulle lenti degli occhiali e con gli occhi si “clicca” sul contenuto preferito durante la navigazione. Di questi occhiali si parla da anni, c’è ancora solo il prototipo, ma di realtà aumentata sarà piena la nostra vita nei prossimi anni: dalla medicina all’ambito militare, dallo sport al marketing, dal turismo all’intrattenimento.
Realtà virtuale
Se la realtà aumentata si basa in parte su ciò che ci circonda, la realtà virtuale è un mondo, un ambiente totalmente artificiale, costruito al computer, come per esempio i visori per gioco e i film in 3D. Gran parte del nostro futuro sarà così.