Lo sviluppo di supercomputer adeguati a competere a livello globale è, almeno sulla carta, una delle priorità del nostro paese. La tradizione in questo senso è già ben avviata nel nostro paese, con il supercomputer di Bologna operativo da anni. Ma è chiaro che bisogna fare di più, serve inoltre una strategia nazionale ben condivisa e finanziata, perché le nostre ambizioni non restino lettera morta. “L’Italia è il Paese dei grandi scienziati, inventori e imprenditori. Delle eccellenze nei campi della ricerca e dell’impresa. Ma anche il Paese delle mancate occasioni – dichiara il Sen. Lorenzo Basso, VicePresidente della Commissione Trasporti e Innovazione tecnologica del Senato – perché non riesce a mettere a sistema le proprie risorse in tempo utile, perché aspetta sempre che le grandi sfide tecnologiche e innovative diventino mainstream all’estero prima che la sua classe politica decida di supportarle adeguatamente come sistema Paese”.
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“Mentre si discute fortemente su come incentivare e regolare l’intelligenza artificiale – continua Lorenzo Basso – non ci stiamo accorgendo di essere sull’orlo di una nuova rivoluzione portata avanti dalle tecnologie quantistiche, pronte a trasformare diversi settori. Ad esempio, grazie alla capacità di elaborare informazioni con una velocità e precisione senza precedenti, i computer quantistici possono eseguire calcoli complessi in tempi incredibilmente ridotti rispetto ai sistemi tradizionali”.
“La nostra proposta di legge – prosegue il Senatore Basso – rappresenta un passo fondamentale per il futuro tecnologico dell’Italia, allineandosi con le iniziative globali e rafforzando la posizione del Paese come hub di eccellenza nella ricerca e nello sviluppo delle tecnologie quantistiche, spingendo per una strategia nazionale che ancora non abbiamo. La collaborazione tra istituzioni pubbliche e private, unita a un significativo investimento finanziario, creerà un ecosistema favorevole all’innovazione e alla crescita economica, per essere protagonisti nel nuovo scenario tecnologico che verrà: il cambiamento non è mai stato così veloce e non sarà mai più così lento. Nel corso dei prossimi dieci anni, si prevede che le tecnologie quantistiche rivoluzioneranno molti aspetti della vita di tutti noi e porteranno enormi benefici oppure causeranno ingenti rischi se non le governeremo. Non possiamo perdere altro tempo”.
“Con questa proposta di legge – conclude Basso, – l’Italia si pone l’obiettivo di diventare un leader nell’innovazione tecnologica quantistica, un settore con potenzialità economiche e sociali immense. È un’opportunità storica per il nostro Paese, che deve essere colta con determinazione e lungimiranza”.
Misure previste dal Disegno di Legge:
- Sviluppo e Ricerca: Investimento di 1 miliardo di euro in cinque anni per potenziare il Centro Nazionale di Ricerca in High Performance Computing, Big Data e Quantum Computing, ampliando le infrastrutture e promuovendo la partecipazione ai grant e il finanziamento di borse di dottorato.
- Coordinamento Nazionale: Istituzione del Coordinamento Nazionale Quantistico per facilitare la collaborazione tra governo, università, centri di ricerca e imprese, e per promuovere l’accesso alle tecnologie quantistiche.
- Internazionalizzazione: Creazione di un fondo di 20 milioni di euro annui per favorire le collaborazioni internazionali, rafforzando le reti globali e assumendo un ruolo di primo piano nei consessi multilaterali.
- Start-up e Innovazione: Lancio del “Quantum Acceleration Fund” con una dotazione di 300 milioni di euro in cinque anni per supportare lo sviluppo di start-up innovative nel campo delle tecnologie quantistiche, accelerando la commercializzazione e l’industrializzazione delle soluzioni tecnologiche.
- Sicurezza Nazionale: Revisione delle infrastrutture strategiche per renderle “quantum-safe” con un investimento di 50 milioni di euro, garantendo una maggiore protezione contro le minacce cibernetiche.
- Formazione e Competenze: Stanziamento di 100 milioni di euro per la formazione di una nuova generazione di esperti nelle tecnologie quantistiche, promuovendo programmi multidisciplinari e opportunità di ricerca a livello universitario e post-dottorato.