L’emergenza energia ha il ruolo da protagonista nella Manovra in discussione, com’è giusto che sia. Potrebbe restare deluso chi sperava in qualche provvedimento in materia di telecomunicazioni nel documento. Nella bozza della Finanziaria in circolazione non c’è nessun riferimento alla industry delle Tlc. C’è invece qualche riferimento – per la verità non proprio centrale – alla parola ‘tecnologico’ ‘tecnologici’ presente per l’esattezza 14 volte nel documento, a fronte del termine ‘digitale’ citato una volta sola.
Insomma, non c’è trippa per gatti per le telecomunicazioni in Manovra, per le quali vi saranno (si spera) altre sedi per portare avanti le istanze della industry: dall’inserimento del settore nel novero delle aziende più energivore, alla richiesta di tagliare i limiti elettromagnetici e l’Iva per citarne alcuni.
Di seguito i principali riferimenti al capitolo tecnologia presenti in Manovra, dove c’è un riferimento anche a nuove regole di tassazione per le criptovalute.
(Disposizioni per lo sviluppo di tecnologia robotica per il Corpo nazionale dei vigili del fuoco)
“1. Al fine di sviluppare la capacità operativa delle squadre di intervento del Corpo nazionale dei vigili del fuoco con l’uso di nuove tecnologie, è autorizzata, nell’ambito della missione “Soccorso Civile” – programma “Prevenzione dal rischio e soccorso pubblico” dello stato di previsione del Ministero dell’interno, la spesa di 3 milioni di euro per l’anno 2023, di 10 milioni di euro per l’anno 2024 e di 22 milioni di euro per l’anno 2025., si legge nella bozza.
(Investimenti tecnologici per il miglioramento della capacità di risposta negli scenari di incendio)
“In relazione alla necessità di implementare le capacità operative delle squadre del Corpo nazionale dei vigili del fuoco per lo spegnimento degli incendi mediante nuove dotazioni tecnologiche, è autorizzata la spesa, nell’ambito della missione “Soccorso civile” – programma di spesa “Prevenzione dal rischio e soccorso pubblico” – azione “Ammodernamento e potenziamento dei vigili del fuoco” dello stato di previsione del Ministero dell’interno, di euro 3.000.000 per l’anno 2023, di euro 4.000.000 per l’anno 2024 e di euro 3.000.000 per l’anno 2025.», si legge nella bozza.
(Fondo per l’innovazione in agricoltura)
“1. Al fine di favorire lo sviluppo di progetti di innovazione finalizzati all’incremento della produttività nei settori dell’agricoltura, pesca e acquacoltura attraverso la diffusione delle migliori tecnologie disponibili per la gestione digitale dell’impresa, per l’utilizzo di macchine, soluzioni robotiche, sensoristica, piattaforme e infrastrutture 4.0, per il risparmio dell’acqua e la riduzione dell’impiego di sostanze chimiche, nonché l’utilizzo di sottoprodotti, è istituito presso il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste il “Fondo per la digitalizzazione agricola” con una dotazione di 75 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025”.
Promozione delle competenze STEM nelle istituzioni scolastiche senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica
“1. Al fine di favorire nel sistema integrato di educazione e di istruzione, dalla nascita sino a sei anni un primo approccio ai sistemi simbolico-culturali relativi al mondo naturale e artificiale, di potenziare nel sistema di istruzione e formazione l’apprendimento delle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche, matematiche (STEM), e di favorire l’accesso ai percorsi di istruzione e formazione terziaria in tali discipline, sostenendo l’uguaglianza di genere, il Ministero dell’istruzione e del merito promuove specifiche iniziative di integrazione di attività, metodologie e contenuti, volti a sviluppare e rafforzare le competenze STEM, digitali e di innovazione.…
5. Il Ministero dell’istruzione e del merito, anche in coerenza con la Risoluzione del Parlamento europeo del 10 giugno 2021 sulla promozione della parità tra donne e uomini in materia di istruzione e occupazione nel campo della scienza, della tecnologia, dell’ingegneria e della matematica (STEM), promuove le seguenti misure:
a) definizione di linee guida per l’introduzione, nel piano triennale dell’offerta formativa delle istituzioni scolastiche dell’infanzia, del primo e del secondo ciclo di istruzione e nella programmazione educativa dei servizi educativi per l’infanzia, di azioni dedicate a rafforzare nei curricoli lo sviluppo delle competenze matematico-scientifico-tecnologiche legate agli specifici campi di esperienza e l’apprendimento delle discipline STEM;
b) azioni di informazione, sensibilizzazione e formazione rivolte alle famiglie, in particolare in occasione della celebrazione nelle istituzioni scolastiche e educative della “Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza” per incoraggiare la partecipazione ai percorsi di studio STEM, principalmente delle alunne e delle studentesse, superando gli stereotipi di genere;
c) creazione di reti di scuole e di alleanze educative per la promozione dello studio delle discipline STEM.
6. Le iniziative di cui al comma 5 sono attuate nell’ambito delle linee di investimento previste nella Missione 4, Componente 1 – Potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione: dagli asili nido alle Università – Investimenti 1.4, 1.5, 2.1 e 3.1 del Piano nazionale di ripresa e resilienza, dei fondi strutturali per l’istruzione 2021-2027 e delle ordinarie risorse di bilancio del Ministero dell’istruzione e del merito.
7. Dall’attuazione del presente articolo non derivano nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica”.