L’innovazione tecnologica si fa sempre più veloce e per piani smart city delle amministrazioni cittadine la vera sfida per l’anno nuovo e per quelli che verranno sarà proprio tenere il passo del cambiamento.
Il nuovo studio di IDC “Worldwide Smart Cities 2015 Predictions”, presentato ieri in web conference negli Stati Uniti, elenca quelle che secondo la società di ricerche di mercato saranno i 10 trend principali del settore dal 2015 al 2018.
La modellazione predittiva sui consumi delle risorse, i big data e l’elaborazione dei trend più significatici in termini di sostenibilità e impatto ambientale, sono per i ricercatori IDC dei validi strumenti per prevenire i problemi e cercare le soluzioni IT più adatte per risolverli: dal clima al meteo, dalla raccolta dati alla loro organizzazione e gestione, dall’internet delle cose al cloud, dalle tecnologie per la sicurezza pubblica di persone e cose a quelle impiegate dalla Pubblica Amministrazione per migliorare l’organizzazione interna e il rapporto con i cittadini.
“Grandi cambiamenti attendono le amministrazioni cittadine già a partire dal 2015 – ha spiegato Ruthbea Clarke, direttore ricerche di IDC Government Insight – i social media, ad esempio, avranno un grande impatto nella gestione della sicurezza pubblica, ma anche a livello di ‘reputazione’ di una città, con significative ricadute sul turismo e il sostegno dei cittadini al Governo locale”.
Altri elementi chiave per lo sviluppo delle smart city nel mondo, secondo lo studio, è una maggiore attenzione agli acquisti IT delle PA, un impegno più deciso nel favorire le partnership pubblico-privato e la formazione dei propri dipendenti, con l’introduzione di nuove figure nel management pubblico, come il Chief digital officer.
I 10 trend smart city per il periodo 2015-2018:
- Smart city maturity: le città avranno modo di confrontare i progressi dei programmi smart city con altre realtà in tutto il mondo;
- Economie emergenti e innovazione tecnologica: gli investimenti nel settore Information Technology (IT) cresceranno enormemente, soprattutto in Cina, India e Pasi del Golfo;
- Internet delle Cose: il 25% almeno degli investimenti pubblici in innovazione tecnologica riguarderanno soluzioni Internet of Things nel 2018;
- Resilienza: tra le grandi sfide che le metropoli dovranno affrontare nei prossimi anni c’è sicuramente quella dei cambiamenti climatici e dei fenomeni atmosferici estremi, ecco perché gli investimenti in piattaforma IT applicate allo sviluppo sostenibile e la sicurezza pubblica aumenteranno del 30% nel 2018:
- Sourcing innovation: le partnership pubblico-private e la collaborazione tra amministrazioni pubbliche di più città aumenteranno del 25% nei prossimi 3 anni;
- Civic clouds: almeno 1 città su quattro svilupperà piattaforme cloud computing per il data management nei prossimi anni;
- Third platform architecture: alla fine del 2015 ancora il 70% delle amministrazioni cittadine non avrà sviluppato una piattaforma per la gestione integrata delle informazioni, dei servizi cloud, dei dispositivi collegati e per l’analytics;
- Data strategy: il 25% delle città di media grandezza si sarà dotato di soluzioni data analytics;
- Chief digital officers: entro il 2018 il loro numero crescerà di cinque volte all’interno delle amministrazioni pubbliche;
- Civic tech: gli investimenti in tecnologie dedicate all’innovazione sociale e le smart community saranno pari a 6,3 miliardi solo negli Stati Uniti nel 2015.