Arriva il CityAirbus, primi test di volo nel 2023
Dimentichiamoci delle strade trafficate, dello smog, dei rumori di ferraglia e clacson, entro pochi anni nei cieli delle nostre città sfrecceranno veicoli volanti, a guida autonoma e con pilota a bordo, e i primi potrebbero essere i taxi a decollo verticale (eVTOL) dell’Airbus.
Il gigante aerospaziale europeo ha annunciato un nuovo taxi volante a motore elettrico, il CityAirbus, con un’autonomia indicativa di 80 km di viaggio e una velocità massima di 120 km/h.
I primi test di volo in città inizieranno nel 2023, ha spiegato il direttore della mobilità aerea urbana (o Urban Air Mobility, UAM) di Airbus, Markus May, mentre le autorizzazioni per il lancio commerciale vero e proprio, se tutto andrà bene, si avranno entro il 2025.
Prevista anche la guida autonoma
Riguardo alla scelta tra velivoli a guida autonoma e con pilota, Balkiz Sarihan, reposnsabile strategia UAM di Airbus, ha dichiarato che “quanto il volo a guida autonoma sarà giunto a maturazione come tecnologica, come standard di sicurezza e come quadro regolatorio, e quando sarà una modalità di volto accettata anche socialmente, allora saremo pronti a far decollare velivoli a guida autonoma con quattro persone a bordo”.
In attesa dei primi taxibot guidati da computer, Airbus ha annunciato che per il lancio commerciale di CityAirbus in Europa è prevista la presenza a bordo di un pilota e tre passeggeri.
Germania pronta alla sfida
Un mercato questo della mobilità aerea urbana che potrebbe crescere molto rapidamente nei prossimi anni. in Europa, ad esempio, è tuttora in corso il progetto della Commissione europea “UAM Initiative for Cities & Communities (UIC)”, a cui hanno aderito 43 città e regioni europee.
Anche l’Agenzia europea per la sicurezza aerea (Easa) ha assicurato questa estate che la mobilità aerea urbana, definita come sistema di trasporto aereo per passeggeri e merci all’interno e in prossimità degli ambienti urbani, potrà essere implementata in Europa entro tre o cinque anni.
In Germania, il ministero federale per i Trasporti e le infrastrutture digitali (Bundesministerium für Verkehr und digitale Infrastruktur) ha lanciato nel 2019 un bando da 30 milioni di euro che ha finanziato 160 progetti per lo sviluppo della UAM in alcune città tedesche, in particolare Amburgo, Aachen e Ingolstad, più la regione dell’Assia settentrionale (Nordhessen).
A giugno di quest’anno, il ministero tedesco ha firmato un memorandum per nuovi studi di fattibilità per le infrastrutture necessarie all’UAM e più in generale per droni destinati al trasporto commerciale, tra cui gli aeroporti eVolt, diffuse reti di distribuzione dell’energia elettrica, un maggior numero di stazioni di ricarica dedicate in ogni punto di atterraggio, reti di comunicazione digitale sicure, nuovi impianti per i voli dimostrativi e di prova.
Mercato mondiale, Europa in pole position
L’Europa si sta posizionando come mercato leader a livello globale, soprattutto grazie agli sforzi di Germania e Francia (che hanno dato vita al consorzio Airbus nel 1970), che stanno investendo nuove risorse nel settore eVOL, soprattutto per trasporti commerciali, ma che presto potrebbero anche vedere a bordo diversi passeggeri.
A livello mondiale, secondo stime Markets and Markets, il mercato UAM dovrebbe raggiungere entro la fine dell’anno in corso i 2,6 miliardi di dollari di valore.
Entro la fine del prossimo decennio, grazie ad un tasso medio annuo di crescita (Cagr 2021-2030) calcolato attorno al +13,5%, il valore atteso del mercato globale UAM potrebbe invece superare i 9 miliardi di dollari, per un incremento del +250% rispetto ad oggi.