Aumento del traffico dati nelle tariffe standard degli operatori con una diminuzione del 4% dei canoni mensili.
E’ quanto emerge dalla nuova indagine dell’Osservatorio SOStariffe.it, che analizza cosa sta cambiando, rispetto al 2021, nella composizione e nei costi dei pacchetti all inclusive di telefonia mobile.
Lo studio va ad evidenziare anche quelli che sono i nuovi trend che si affacciano sul mercato di telefonia in questa prima parte di 2022 e che potrebbero consolidarsi nei prossimi mesi.
MNO e MVNO: GB in più (+24,2%) a un prezzo mini (-4,5%)
L’indagine di SOStariffe.it condotta, con l’ausilio del comparatore di offerte telefonia mobile, realizza un confronto tra le tariffe del 2021, rilevate a gennaio dello scorso anno, e quelle del 2022, prese in considerazione questo mese. La ricerca analizza costo periodico e dotazione (in termini di minuti, sms e giga inclusi) delle tariffe ricaricabili di operatori sia tradizionali che virtuali da un lato (MNO e MVNO) e dei soli operatori tradizionali dall’altro.
Se consideriamo il mercato complessivo della telefonia mobile (MNO e MVNO), rispetto al 2021 i pacchetti sono più ricchi soprattutto di dati, che fanno registrare un incremento notevole (+24,2%). Si passa da una media mensile di 57 GB inclusi al mese agli attuali 70 GB. Ancora una volta una pioggia di GB, dunque, per convincere i nuovi clienti a cambiare compagnia. Crescono, tuttavia, anche se in misura minore i minuti compresi (che da una media di 2520 salgono a 2736, pari al 8,6% in più). E, anche se sembravano essere destinati a scomparire con l’avanzata dei dati, resistono gli SMS.
I pacchetti sono più generosi, infatti, anche di messaggi tradizionali (che da una media di 1626 salgono a 1844, facendo registrare un + 13,4%). Di pari passo il costo periodico delle promozioni va giù (-4,5%). Il canone medio mensile nel 2021 si aggirava sugli 11,09 euro. Nel 2022 è sceso a 10,59 euro. Inoltre, se guardiamo alle offerte al di sotto della soglia psicologica dei 10 euro al mese, lo studio fa registrare rispetto al 2021 un incremento superiore al 50% dei GB disponibili, a parità di prezzo del pacchetto. In sostanza pagando lo stesso nel 2022 si possono ottenere (gratis) la metà dei dati in più.
Tariffe 5G: diminuiscono i prezzi dell’abbonamento
Sul fronte della tecnologia 5G, invece, l’offerta sul mercato di tariffe e cellulari che la supportano sta gradualmente ampliandosi. C’è da dire che si tratta di prezzi ancora piuttosto proibitivi: a conti fatti le offerte costano quasi il doppio di quelle che sfruttano il 4G, ma offrono il 60% di dati in più e l’accesso alla rete super performante di quinta generazione.
Nel 2022 il loro canone medio mensile è in evidente calo (-21%), ma di pari passo si va anche leggermente riducendo la quantità di GB offerti rispetto allo scorso anno (-9%). Intanto i pacchetti basati su reti di quarta generazione (4G), meno all’avanguardia in termini di velocità ma affidabili, rappresentano ancora una buona soluzione di compromesso.
Operatori tradizionali: aumento di giga nelle offerte
Il trend del 2022 appena iniziato per gli operatori tradizionali è in parte diverso. Anche gli MNO, infatti, cioè le compagnie telefoniche che dispongono di una rete di proprietà, stanno riducendo, anche se meno drasticamente (-2,4%) il costo periodico, che cala da una media di 14,80 euro nel 2021 ai 14,44 euro del 2022.
Di pari passo i pacchetti sono molto più generosi di dati (+28,6%): la fornitura di GB sale in media da 70 a 90 al mese, sfiorando quota 100 in alcuni casi. Anche gli sms inclusi sono molti di più (+19,7%): si passa da una media mensile di 1656 dello scorso anno agli attuali 1982. L’unica differenza significativa è data dai minuti inclusi che fanno registrare una lieve flessione (-4%), passando da una media di 2000 842 nel 2021 agli attuali 2729. Dunque, anche per i mobile network operator la tendenza è simile a quella del mercato complessivo, fatta eccezione per una manciata di minuti di meno nella dotazione mensile.