Mancano meno di 24 ore ormai alla partenza del Summit del G7, che si terrà il 26 e 27 maggio a Taormina. La scelta della località siciliana, si spiega sul sito web del summit ospitato dall’Italia, è stata dettata dalla volontà di lanciare un bel messaggio di accoglienza e di apertura: “La Sicilia è un ponte tra l’Europa e l’Africa, e Taormina, con la sua storia che affonda le radici nell’antichità, è il crocevia di diverse civiltà”.
A Taormina sono attesi 12 Capi di Stato e di Governo. Oltre ai Leader dei Paesi G7 – Italia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti – ci saranno anche il Presidente della Commissione Europea, il Presidente del Consiglio dell’Unione Europea e il secondo giorno si uniranno 5 Capi di Stato e di Governo di Paesi africani, oltre a 6 organizzazioni internazionali e africane. In totale i delegati che parteciperanno al Vertice saranno circa 2.000 e altri 2000 saranno i giornalisti accredita da tutto il mondo, con 1200 postazioni. Spazi appositamente dedicati, invece, per radio e tv, con 70 box tv e 61 postazioni tv open space.
Un posto di rilievo in questo evento ce l’hanno anche le tecnologie smart city. Nei giorni scorsi in città è stato lanciato il progetto “Taormina smart”, che prevede connettività diffusa, mobilità sostenibile e utilizzo di tecnologie pulite.
Prevista infatti una flotta di mezzi elettrici, con 15 stazioni di ricarica nell’area urbana, a cui si aggiungono hot spot per il free WiFi. Il progetto “Taormina smart” è stato lanciato con l’obiettivo di mettere in risalto l’innovazione italiana a livello internazionale. Alberi con riconoscimento biometrico dell’impronta digitale, che permettono di ricaricare tablet e smartphone. Totem digitali installati presso gli snodi principali della mobilità, che abbattono la presenza di inquinanti nell’aria e forniscono con un’interfaccia multimediale informazioni in tempo reale attraverso una sincronizzazione con la WebAPP della Presidenza “G7Experience“ a disposizione degli addetti ai lavori. Un processo produttivo sviluppato da una startup siciliana della green economy che realizza tessuti riciclando gli scarti delle bucce d’arancia.
Sono queste alcune delle eccellenze innovative del Made in Italy che saranno protagoniste del vertice. Il progetto è collegato anche alla G7 Innovation Week che si terrà a Torino a fine settembre, durante la quale avranno luogo le Ministeriali Industria, Scienza e Lavoro.
Da segnalare inoltre il potenziamento delle infrastrutture di rete fissa e mobile da parte di TIM, col lancio di nuovi servizi e la realizzazione di piattaforme avanzate di ICT, per grazie un investimento complessivo di oltre 3 milioni di euro. Nel centro di Taormina è stata attivata la rete 4.5G che consente, utilizzando i terminali che la supportano, di raggiungere velocità di navigazione in mobilità di 500 Megabit. La città siciliana è così tra le prime d’Italia a poter vantare un’infrastruttura di questo tipo. Altra importante novità riguarda il lancio dei servizi a banda ultralarga sulla nuova rete in fibra ottica in tecnologia FTTC (fiber to the cabinet).
Interessante, infine, nell’ambito dell’iniziativa “Taormina smart”, è la piattaforma “IoT Smart clean air” sviluppata da Olivetti per il monitoraggio della qualità dell’aria e l’abbattimento delle polveri sottili in zone altamente frequentate.
La clean technology in questione, attraverso un dispositivo APA (Air Pollution Abatement), sviluppato dal partner Iscleanair, è collegato alla piattaforma per l’Internet of Things (IoT) e a un’applicazione cloud. Il dispositivo rileva i principali agenti inquinanti sia in ambienti interni sia esterni, invia i dati raccolti all’applicazione e, gestito da remoto, è in grado di aspirare aria inquinata e restituire aria pulita.
La piattaforma si compone di un modulo di telemetria che trasmette i dati rilevati all’applicazione cloud, un “naso elettronico” costituito da sensori per la rilevazione di particolato (PM10, IPA), metalli pesanti e altre sostanze nocive, e da uno scrubber che effettua la bonifica consentendo l’abbattimento delle sostanze inquinanti (PM 10 ~ 99%) senza l’utilizzo di filtri e senza generare rifiuti speciali.