#TalentSulMerito è un progetto multimediale lanciato dalla rete dell’Appello Donne e Media e Key4biz che coinvolge Rai, aziende e università.
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Il Talent sul Merito, lanciato dall’Appello Donne e Media e dal quotidiano key4biz.it, approda alla 28a Edizione di Eurovisioni, il festival internazionale di cinema e televisione in programma questi giorni a Roma. Il Talent, cui continuano ad aderire personalità del mondo politico, imprenditoriale, della ricerca e della comunicazione, sarà presentato Venerdì 10 ottobre, a Villa Medici, alle ore 15.00 (programma), ai ragazzi e alle ragazze delle scuole chiamati a proporre “Una nuova carta d’identità per la Rai”. Questa edizione del Festival, infatti, così come la Conferenza europea sui servizi pubblici radiotelevisivi che si svolge in questi giorni, puntano i riflettori sul ruolo strategico rappresentato dai “public service media”.
Il presupposto è proprio che le tv pubbliche d’Europa abbiano un ruolo strategico nella vita della collettività. A tal proposito, balza subito in mente la missione dichiarata in tre parole dalla tv britannica. Sulla Royal Charter della BBC, si leggono infatti tre precisi obiettivi: “to enrich people’s lives with programmes and services that inform, educate and entertain”.
Informare, istruire e intrattenere, per valorizzare la vita delle persone. La vision dichiarata? “To be the most creative organisation in the world”. Stimolante.
Al premier Renzi, e al suo governo, nonché ai vertici Rai, chiamati a elaborare un nuovo progetto di Tv pubblica in vista del rinnovo della concessione, riportiamo l’ampio consenso raccolto attorno al Talent sul Merito e contestualmente il diffuso scoramento collettivo che rischia di rendere inefficace ogni tentativo di riforma volta ad una auspicata ripresa economica.
E’ davvero mai possibile una sostanziosa ripresa se la stragrande maggioranza dei giovani, degli adulti e degli anziani che vivono nel nostro Paese sembra aver perso ogni speranza in un futuro migliore?
Sarà difficile se contestualmente non si riaccende un fondato sentimento di fiducia. Abbiamo fortemente bisogno di una narrazione che rimetta in moto la spinta individuale e collettiva, una chiave di lettura in grado di offrirci la concreta possibilità di credere in un domani migliore, a patto di meritarlo. Ai ragazzi, del liceo e dell’università, il Talent sul Merito intende far provare l’ebbrezza di aver successo e soddisfare le proprie legittime ambizioni sapendo di valere, di avere competenze, capacità, talento.
Un talento che però non può essere solo quello di saper cantare o ballare, abilità in cui i media sembrano aver confinato le opzioni possibili. Anche la vita di una biologa, di un fisioterapista, di un magistrato, di un architetto, di un sarto, possono essere piene di entusiasmo, passione, attaccamento al proprio lavoro. Ma occorre una narrazione che non si dimentichi di loro, che attribuisca loro un opportuno riconoscimento basato anche sulla notorietà sociale condivisa.
Dunque il ruolo della Tv pubblica ritorna esiziale per realizzare questo cambio di passo nella costruzione di una nuova narrazione collettiva che sia in grado di mettere il Merito al centro dell’attenzione. Se l’esistenza della Tv pubblica ha ragion d’essere ancora oggi, nella società delle molteplici piattaforme tecnologiche, essa può ritrovare fondamento proprio a partire da questi principi. Informare, istruire, intrattenere.
Il Talent sul Merito è una sfida a sommare i tre obiettivi.
Ai ragazzi e alle ragazze, la sfida di sapersi conquistare i propri spazi, a partire dalla Tv pubblica e di aver fiducia nel futuro: meritando, merite-RAI.
