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Taglio dell’Iva sugli eBook, Italia e Francia chiedono un cambio di passo alla Ue

Franceschini e Pellerin

Prosegue la battaglia dell’Italia per l’abbattimento dell’Iva sugli eBook. Obiettivo, spingere la Ue a rivedere le norme in materia per far decollare il promettente mercato dei libri digitali.

In questa operazione, il nostro Paese è molto vicino alla Francia, a marzo colpita da una sentenza della Corte di Giustizia Ue che ha bocciato l’aliquota ridotta adottata oltralpe e in Lussemburgo a partire dal 2012.

Una situazione che riguarda da vicino anche l’Italia che potrebbe essere colpita da una misura Ue, avendo abbattuto al 4% l’Iva sui libri elettronici a partire dal 1° gennaio 2015.

Va in questa direzione l’incontro ieri a Parigi tra il Ministro dei Beni culturali Dario Franceschini e il Ministro francese alla Cultura Fleur Pellerin dove, tra le altre cose, grande spazio ha avuto il confronto su un tema delicato e per certi versi spinoso, quale appunto l’Iva sugli eBook.

 

Gli ostacoli

Nell’occasione i Ministri hanno fatto riferimento alla recente dichiarazione congiunta fra Italia, Francia, Polonia e Germania in materia sottolineando l’importanza di tale equità per i lettori come per gli autori, nella convinzione che è l’opera a definire un libro, e non il suo supporto.

Franceschini e Pellerin sono d’accordo che lo sviluppo del digitale renda necessaria una revisione del diritto europeo, in modo che si tenga conto delle innovazioni e si risponda alle aspettative dei consumatori come dei creatori.

Il fatto che questa dichiarazione si stata sottoscritta solo da quattro Paesi Ue lascia però intendere quando difficile e lungo sarà il cammino. E anche se, al Salone del libro di Parigi, Pellerin ha precisato ‘non siamo soli, altri si aggiungeranno’, è pur vero che molti Paesi hanno già espresso la loro contrarietà.

Nella dichiarazione congiunta del 19 marzo i quattro Paesi chiedono alla Ue l’impegno a superare “l’ingiustificata discriminazione fiscale nei confronti degli eBook” in vista della realizzazione del Mercato Unico Digitale.

I Ministri chiedono all’Ue di “proporre senza indugio un’evoluzione nella legislazione europea, per consentire aliquote Iva ridotte per tutti i libri, siano essi a stampa o digitali”.

 

Dichiarazione congiunta sul diritto d’autore

Passaggio fondamentale dell’incontro anche quello sul diritto d’autore. I due Ministri nell’incontro a Parigi hanno espresso apprezzamento per l’eccellente cooperazione culturale fra i due paesi, toccando ad esempio la questione delle cooperazioni cinematografica e patrimoniale. In questa occasione, i due Ministri hanno peraltro tenuto ad esprimere la loro comune posizione su un gran numero di questioni europee ed internazionali.

Franceschini e Pellerin hanno innanzitutto sottolineato il ruolo fondamentale del diritto d’autore nel sostegno alla diversità culturale, alla creazione artistica ed alla libertà d’espressione.

Adottando una dichiarazione congiunta sul diritto d’autore nel Mercato Unico Digitale, si sono impegnati a sostenere congiuntamente nel dibattito europeo la loro comune visione ambiziosa per la cultura e il diritto d’autore nel nuovo ambiente digitale.

Prossimo appuntamento EXPO 2015

 

Un asse forte e importante quello tra Italia e Francia che riguarda anche la necessità di preservare la ricchezza del patrimonio culturale europeo e di assicurare la tutela della sua diversità, espressione della creatività, favorendo un accesso più largo alle opere e riconoscendo un ruolo specifico all’eccezione culturale.

Franceschini e Pellerin hanno anche riaffermato la convinzione che la cultura svolga un ruolo determinante nell’affermazione di un’autentica identità europea dei valori, che possa contribuire alla difesa dei principi di libertà, mutuo rispetto e non-discriminazione, nonché alla trasmissione di questi stessi valori alle nuove generazioni.

A tale riguardo, Franceschini ha annunciato una Conferenza dei Ministri della Cultura dei Paesi partecipanti a EXPO 2015 che si terrà a Milano il 31 luglio ed il 1° agosto sul tema della cultura come strumento di dialogo tra i popoli.

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